Si svolgerà a Milano il 23 e 24 Settembre 2011 la seconda edizione del Congresso Magenta Osteoarea, organizzato dalla Prof.ssa Magda Scarpellini. In questa edizione si parlerà di ricerca di base, cellule staminali e ruolo dei macrofagi, ruolo dei biomarkers, sia di tematiche cliniche, organizzative e assistenziali.

Più del 5% dei pazienti con nefropatia cronica di gravità medio-alta assumono regolarmente farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), nonostante la raccomandazione di evitarli contenuta nelle linee guida della National Kidney Foundation. Lo ha messo in evidenza un ampio studio osservazionale trasversale made in Usa, appena pubblicato sul numero di settembre di Annals of Family Medicine.

In occasione del congresso Europeo di Reumatologia Pediatrica di Bruges, sono stati presenttai i risultati positivi del primo studio di Fase III su ACZ885 (canakinumab) condotto in pazienti con artrite idiopatica giovanile sistemica (AIG sistemica), una malattia reumatica autoinfiammatoria rara e di severa entità che colpisce i pazienti sin dalla più giovane età.

Una meta-analisi appena uscita online su Annals of the Rheumatic Diseases sembra evidenziare che i pazienti con artrite reumatoide che sono stati trattati con un inibitore del TNF non sono a maggior rischio di neoplasie, fatta eccezione per i tumori cutanei (incluso il melanoma). Gli autori raccomandano però di monitorare con attenzione i soggetti che hanno già una storia di cancro alle spalle.

L'efficacia di tofacitinib, un inibitore sperimentale delle JAK, è risultata numericamente simile a quella del biologico adalimumab nella cura dei pazienti con artrite reumatoide (AR). Sono questi i risultati dello studio ORAL Standard, i cui dati completi verranno presentati durante il congresso dell'ACR di Chicago.

I ricercatori di 4 Università hanno identificato una serie di mutazioni genetiche associate a una aumentata suscettibilità alla spondilite anchilosante. Lo studio, che ha arruolato circa 5mila pazienti con la patologia, è inoltre uno dei primi esempi convincenti che una mutazione può influenzare l'effetto di un'altra alterazione genetica nello sviluppo di una malattia relativamente comune.

Si svolgerà a Catania i prossimi 16 e 17 settembre la seconda edizione di Reumanet, il convegno di reumatologia coordinato da Giovanni D'Avola e dedicato agli specialisti in reumatologia impegnati nell'assistenza ambulatoriale nel territorio e negli ospedali. Il convegno si propone di costituire un linguaggio scientifico condiviso tra gli specialisti del territorio.

I pazienti con artrite reumatoide attendono circa 18 mesi dall'esordio dei sintomi della patologia per recarsi per la prima volta dal medico e devono aspettare quasi 7 anni prima che quest'ultimo gli prescriva un farmaco biologico. E' quanto emerso da un'indagine condotta dall'agenzia di ricerca di mercato ‘The Research Patnership'.

Nei giorni scorsi, all'età di 85 anni, si è spento a Roma il Prof. Claudio Cervini, uno dei più illustri rappresentanti della scuola reumatologica italiana e Past president della Società Italiana di Reumatologia. E' stato fondatore e docente della clinica reumatologica e della scuola di specializzazione in reumatologia dell'università Politecnica delle Marche.

In due studi di fase III, il farmaco sperimentale pegloticase (Krystexxa; Savient) ha riportato i livelli di acido urico ai valori normali in pazienti con gotta cronica refrattaria e tale riduzione è stata mantenuta per un periodo di sei mesi. I due trial sono stati pubblicati da poco su Jama.

La Commissione europea ha approvato l'impiego di tocilizumab nell'Artrite Idiopatica Giovanile (AIG) a esordio sistemico, una grave forma di artrite giovanile per la quale non esistono attualmente terapie approvate. Il farmaco potrà essere utilizzato nei pazienti con un età maggiore o uguale ai due anni che non abbiano risposto adeguatamente a precedenti trattamenti con Fans o steroidi.

L'Fda ha approvato la formulazione sottocute di abatacept. Il farmaco è indicato per il trattamento di pazienti adulti con artrite reumatoide da moderata a severa. Lo ha reso noto Bristol-Myers Squibb Company in un comunicato. La nuova formulazione di abatacept ha dimostrato un'efficacia simile a quella endovenosa (non inferiorità alla risposta ACR 20 a 6 mesi). Anche la sicurezza è risultata sovrapponibile.

Sono più di cento le piazze italiane che domenica 25 settembre 2011 torneranno a colorarsi grazie ai tanti ciclamini, il fiore che resiste al freddo, simbolo del GILS, gruppo italiano lotta alla Sclerodermia. Alla sua diciassettesima edizione, la Giornata del Ciclamino, con il forte sostegno dei suoi volontari, permette, con un semplice gesto di solidarietà, di sostenere la ricerca scientifica per la lotta alla sclerodermia.

Secondo uno studio italiano condotto dai ricercatori dell'Università di Padova, il metotressato è efficace nella sclerodermia giovanile localizzata, quando somministrato in combinazione con un breve ciclo di steroidi. Lo studio, coordinato dal Dott. Francesco Zulian, responsabile del Centro di Reumatolgia Pediatrica dell'Università di Padova, è stato pubblicato su Arthritis & Rheumatism.

Secondo un report appena pubblicato dall'associazione americana che raggruppa le aziende farmaceutiche, i farmaci a utilizzo reumatologico attualmente in sviluppo sono ben 198. Ecco alcuni esempi dei nuovi farmaci per il Lupus: atacicept (fase III, di Serono), LY2127399 (fase III di Eli Lilly), epratuzumab (fase III di UCB), forigerimod (fase III di Cephalon). Leggi l'articolo e scarica il report con i 198 farmaci.

Prima si inizia, meglio è. Le evidenze sono tante, ma finora non vi erano certezze sull'impatto di una terapia precoce sulla progressione radiografica, l'outcome più obiettivo, nei pazienti con AR. Il quadro è ora più chiaro grazie a uno studio osservazionale franco-olandese, pubblicato sul numero di luglio di Arthritis & Rheumatism.

I pazienti anziani ipertesi e coronaropatici che fanno uso cronico di FANS a scopo analgesico hanno un rischio di significativamente aumentato di eventi cardiovascolari. A evidenziarlo è una nuova analisi post hoc dello studio INVEST (International Verapamil-Trandolapril Study), pubblicata sul numero di luglio dell'American Journal of Medicine.

L'80% dei pazienti con artrite reumatoide (AR) precoce può interrompere il trattamento con infliximab per circa un anno senza effetti negativi sulla propria salute. E' il risultato di uno studio pubblicato sugli Annals of the Rheumatic Diseases che deriva da un'analisi post hoc dello studio BeSt.

Nella pratica clinica quotidiana, la positività all'antigene HLA-B27 è il fattore predittivo più potente di una risposta buona e rapida al primo utilizzo di un agente anti-TNF nei pazienti con spondilite anchilosante (SA). E' quanto emerge risultati di uno studio osservazionale norvegese presentato all'ultimo congresso dell'Eular.

La Commissione europea ha approvato l'anticorpo monoclonale belimumab per la cura del lupus eritematoso sistemico (LES), una grave patologia autoimmune per la quale da 55 anni a questa parte non vi erano state novità terapeutiche. Gli ultimi due farmaci validati per questa patologia furono l'idroclorochina e l'idrocortisone, approvati nel 1955.