Reumatologia Pescara: riapre la degenza del reparto dopo cinque anni
Venerdi 20 Dicembre 2019
Antonella De Minico
Chiusa a giugno del 2015, per una brusca e drastica riduzione del personale medico, dopo cinque anni abbandonanti, riapre il reparto di degenza della Reumatologia dell’Ospedale Civile di Pescara, in condivisione con quello di Pneumologia sito al settimo piano dell’Ala Nord del nosocomio del capoluogo abruzzese. Un grande traguardo e un successo raggiunto grazie a un lavoro di squadra, intrapreso per volere del direttore della UOC di Reumatologia, Marco Gabini, dall’ANMAR, l’Associazione Nazionale Pazienti con Malattie Reumatiche capitanata da Silvia Tonolo, dall’AAMAR, l’Associazione Abruzzese Malati Reumatici presieduta da Fiorella Padovani, e non ultimo dalle istituzioni territoriali.
«Il reparto di degenza, per noi malati reumatologici, è fondamentale», sottolinea Fiorella Padovani di AAMAR: «il nostro sistema immunitario è compromesso dalla malattia. Se quando abbiamo bisogno di ricovero non veniamo seguiti in un ambiente adeguato e appropriato possono presentarsi delle conseguenze devastanti di comorbilità. Se capitiamo vicino a chi ha un’influenza, una malattia infettiva, o un’altra problematica, chi è già vulnerabile aumenta il rischio di ricadute di aggravamenti. La riapertura del reparto di degenza della Reumatologia è un grande successo per noi: abbiamo combattuto parecchio per tutelare i diritti di tutti quelli che hanno bisogno di assistenza reumatologica». A oggi, il reparto di Reumatologia di Pescara presenta solo 4 posti letti disponibili, anche se in pianta organica ne risultano otto. «A tuttora abbiamo appreso la notizia che è arrivato un nuovo medico, la dottoressa Annacinzia Raspa, ma ci sarebbe bisogno di altri medici affinché si possano ripristinare tutti i posti letto. Lavoreremo anche per raggiungere questo obiettivo», continua Fiorella Padovani. E, aggiunge Marco Gabini: «Sicuramente questo è un successo, ma dobbiamo fare di più: il day hospital e gli ambulatori di primo e secondo livello lavorano oltre le umane possibilità».
Grande soddisfazione per il traguardo raggiunto è stata espressa anche dal consigliere Pd Antonio Blasioli: «Sono stati anni difficili, infatti per tutti i pazienti reumatici e fibromialgici che non hanno potuto accedere ad un'appropriata degenza, considerate le condizioni critiche del proprio sistema immunitario. Ma adesso questa battaglia è stata vinta e noi continueremo a lavorare per garantire sempre più tutela e cura a chi è affetto da malattie invalidanti, come, appunto, i reumatismi e la fibromialgia». E il consigliere Blasioli, nel suo intervento ha aggiunto che continuerà a lavorare con le istituzioni nazionali affinché venga riconosciuta la fibromialgia come malattia invalidante. Torna all'archivio