L'appello di APMARR: "No, alla chiusura e allo smantellamento della reumatologia pediatrica dell'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro"
Lunedi 9 Novembre 2020
Redazione
Il sistema sanitario calabrese sta andando alla deriva e anche l’Unità Operativa di Reumatologia Pediatrica dell’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro viene smantellata dall’ultimo atto aziendale, si legge in una nota diffusa oggi da APMARR. La motivazione, prosegue APMARR, è dovuta a uno scarso volume delle prestazioni sanitarie effettuate nell’ultimo anno: questo ci fa capire come, ancora una volta, ciò che viene preso in considerazione sia il fatturato tout court, anziché la tutela della salute e del benessere di un bambino affetto da patologia reumatologica, tenendo presente che è l’unico centro di Reumatologia Pediatrica presente e attivo in Calabria. Non dimentichiamoci che, grazie all’eccellenza presente a Catanzaro, si è ridotta notevolmente la migrazione sanitaria verso le Regioni del nord e molte famiglie hanno avuto la possibilità di curare i loro bambini nella loro terra d’origine (soprattutto chi non ha la possibilità di sostenere spese per affrontare viaggi o cure), avendo sempre a disposizione un punto di riferimento sanitario a cui rivolgersi in quei periodi particolari in cui si presenta una riacutizzazione improvvisa della patologia. Nella scelta presa non è stato tenuto conto, tra l’altro, che la pandemia ha causato la sospensione e/o il rinvio di tutte le visite ambulatoriali.
L’APMARR non può accettare tale soppressione, si sottolinea nella nota stampa. Pertanto, data la situazione critica che già di per sé stiamo vivendo, al fine di evitare i cosiddetti “viaggi della speranza”, al fine di garantire il diritto alla salute dei pazienti pediatrici affetti da patologie reumatologiche e l’accessibilità alle cure, chiediamo urgentemente di rivedere questo atto aziendale che in Calabria, invece di supportare i pazienti pediatrici con patologie reumatologiche e le loro famiglie, toglie ancora una volta dei servizi essenziali all’utenza. Torna all'archivio