Giornata di informazione e di prevenzione per la sclerodermia
Lunedi 24 Aprile 2017
Le dita delle mani che si sbiancano e perdono colore possono essere un banale segno del freddo o di una forte emozione, ma potrebbero rappresentare anche un campanello d’allarme di una patologia importante: la sclerosi sistemica o sclerodermia.
“Una malattia – come ci spiega Maddalena Pelagalli, Vice Presidente APMAR – che colpisce in particolare le donne”. Per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, sabato 22 aprile, in occasione della 2° Giornata Nazionale della Salute della Donna, APMAR e As.Ma.Ra hanno organizzato una postazione presso la nuova sede del Ministero della Salute a Roma, in viale Giorgio Ribotta 5, dove sarà possibile effettuare uno screening gratuito per dare la possibilità a chi fosse interessato di effettuare esami specifici e avere maggiori informazioni sulla patologia.
La Sclerodermia è una malattia multiorgano, invalidante e devastante, che colpisce gli organi interni, tra cui esofago, cuore, tratto gastrointestinale, reni, polmoni. Uno dei modi in cui si può manifestare la patologia è proprio lo il cambiamento di colore delle dita che diventano bluastre, rossastre, a volte completamente bianche per il mal funzionamento del microcircolo. Questa situazione viene chiamata Fenomeno di Raynaud,
La diagnosi della patologia avviene con un esame semplice e non invasivo, ma essenziale: la capillaroscopia. “Con questo esame – afferma Maria Pia Sozio, Presidente As.Ma.Ra. – è possibile analizzare il microcircolo della mano ed individuare precocemente il fenomeno di Raynaud, evitando che la patologia avanzi e causi danni importanti nei pazienti che possono rischiare, in casi estremi, di arrivare all’amputazione delle dita”.
Medici specializzati delle due associazioni, APMAR e As.Ma.Ra, che hanno aderito all’iniziativa saranno a disposizione per effettuare gratuitamente l’esame dalle h 10.00 alle h 13.00, utilizzando un capillaroscopio fornito gratuitamente da DSmedica.
Oltre alla capillaroscopia, sarà possibile effettuare anche l’indagine DE.FRA che valuta il rischio di fratture su base osteoporotica: per questo sarà chiesto di compilare un breve questionario, il medico valuterà poi in base ai dati il rischio di frattura per osteoporosi.
"Ancora oggi sono molte le donne che scoprono cos’è l'osteoporosi soltanto dopo la prima frattura – afferma il Dott. Severino Martin -. Deve aumentare fra le donne la consapevolezza che questa malattia esiste, che può ridurre notevolmente la qualità della vita della donna e che una diagnosi precoce ci permetterebbe di iniziare una terapia specifica ed estremamente efficace." Torna all'archivio