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Spondilite anchilosante: se di nuova diagnosi, attenzione al rischio di altre malattie infiammatore immuno-mediate!

I pazienti con spondilite anchilosante (SA) dovrebbero essere attentamente monitorati in ragione del loro maggior rischio di insorgenza di malattie infiammatorie immuno-mediate (uveite, psoriasi, tromboangite obliterante, malattia di Behcet e sarcoidosi)  rispetto agli individui in buone condizioni di salute. Questo l'avvertimento proveniente da uno studio di recente pubblicazione su Arhtritis Research & Therapy.

Razionale e disegno dello studio
Le malattie infiammatorie immuno-mediate comprendono uno spettro di patologie caratterizzate da alterazioni a carico del sistema immunitario che sono causa di infiammazione cronica in organi o sistemi bersaglio. Riguardano, secondo alcune stime, il 3-7% della popolazione, con un'incidenza stimata pari a 80 per 105 persone-anno.

In letteratura si stanno accumulando dati da studi genomici che dimostrano l'esistenza di un overlapping genetico tra le diverse patologie sopra indicate.

Alcuni studi precedenti hanno mostrato che un paziente affetto da malattia infiammatoria immuno-mediata presenta un rischio maggiore di sviluppare un'altra malattia appartenente a questo gruppo.

SA è una malattia infiammatoria immuno-mediata considerata come un prototipo di spondiloartropatia, che è risultata associata ad altre malattie infiammatorie immuno-mediate, insieme ad un quadro immunopatogenetico condiviso, con riferimento alle manifestazioni extra-articolari.

Tra le manifestazioni extra-articolari legate alla SpA, l'uveite acuta anteriore (AAU), la psoriasi e le malattie infiammatorie intestinali (Crohn e colite ulcerosa) sono quelle maggiormente associate ad SA.

Alcuni studi epidemiologici precedenti hanno valutato l'incidenza e la prevalenza di alcune manifestazioni extra-articolari in pazienti con SA ma, fino ad oggi, nessuno di questi, a conoscenza degli autori del nuovo studio, aveva valutato il rischio di sviluppo di diverse malattie infiammatorie immuno-mediate in aggiunte a quelle legate alla SpA (AAU, psoriasi, malattie infiammatorie intestinali) in pazienti con SA.

A colmare il gap, allora, è venuto il nuovo studio che valutato l'incidenza di malattie infiammatorie immuno-mediate differenti in una coorte di pazienti di Taiwan con SA di nuova diagnosi, rispetto ad una coorte di soggetti sani, utilizzando i dati del database nazionale delle liquidazioni assicurative sanitarie nazionali relativi al periodo 2003-2012.

Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato le richieste di rimborso sanitario per prestazioni effettuate verso pazienti con SA di nuova diagnosi e alle cure effettuate tra il 2006 e il 2012.

I dati relativi a questi pazienti con SA sono stati incrociati, secondo un rapporto 1:10, con un gruppo di controllo in base all'età, al sesso di appartenenza e all'index date.

I ricercatori hanno calcolato gli hazard ratio (HR) per ciascuna delle patologie infiammatorie immuno-mediate, dopo aggiustamento in base all'età, al generem alla presenza di comorbilità, all'impiego di farmaco e al numero di visite ospedaliere nel corso del follow-up.

I pazienti che avevano sviluppato una malattia infiammatoria immuno-mediata a più di 3 mesi di distanza dall'index date sono stati considerati come affetti da malattia infiammatoria immuno-mediata.

Risultati principali
La coorte in studio era costituita da 30.911 pazienti con SA di nuova diagnosi e da 309.110 controlli sani, aventi un'età media di 42±17 anni per entrambi i gruppi. Il 62,9% del campione era rappresentato da individui di sesso maschile.

Dai risultati è emerso che, rispetto ai controlli sani, i pazienti con SA mostravano un rischio significativamente più elevato di AAU (HR=10,98; IC95%=9,10-13,25), psoriasi (HR=1,41; IC95% =1,01-1,96), tromboangite obliterans (HR=16,62; IC95%=2,78-99,52), malattia di Behcet (HR= 26,20; IC95%=6,27-109,45), e sarcoidosi (HR=6,09; IC95%=2,38-15,58).

Non solo: i ricercatori hanno anche documentato, per contro, una riduzione del rischio di AR (HR= 0,46; IC95%=0,33-0,65) nella coorte di pazienti con SA rispetto ai controlli sani.  

Da ultimo, non sono emerse differenze significative tra i 2 gruppi in merito al rischio di sindrome di Sjogren syndrome, Crohn e colite ulcerosa, LES, sclerosi sistemica, dermatomiosite, polimiosite, pemphigo, o vitiligine.

Riassumendo
I dati ottenuti in questo studio hanno documentato l'esistenza di differenze nel rischio di insorgenza di alcune patologie infiammatorie immunomediate in pazienti con SA rispetto ai controlli sani.  
“Le associazioni significative documentate per alcune di queste – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro – indicano l'esistenza di relazioni potenziali genetiche, patogeniche e cliniche  condivise o distinte tra SA e le patologie sopra indicate, e suggeriscono che i medici dovrebbero tenere in considerazione anche la valutazione dei segni e dei sintomi legati alle patologie infiammatorie immuno-mediate, quando hanno a che fare co0n pazienti affetti da SA”.

Nicola Casella

Bibliografia
Chen H-H et al. Risk of immune-mediated inflammatory diseases in newly diagnosed ankylosing spondylitis patients: a population-based matched cohort study. Arthritis Res Ther. 2019;21(1):196.
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