Risposta ad abatacept associata agli anticorpi anti-CCP
Mercoledi 1 Giugno 2011
I pazienti con artrite reumatoide (AR) e sierologia positiva, specie per quanto riguarda gli anticorpi anti- peptide citrullinato ciclico (anti-CCP), hanno risposto meglio al trattamento con abatacept rispetto ai pazienti con sierologia negativa. A evidenziarlo è un'analisi dei dati del registro francese ORA (Orencia and Rheumatoid Arthritis) presentata a Londra durante l'ultimo congresso EULAR.
Jacques Eric Gottenberg, dell'Hôpitaux Universitaires di Strasburgo, in Francia, ha spiegato come, in base all'analisi univariata, la positività del fattore reumatoide e degli anticorpi anti-CCP sia risultata più frequente negli EULAR responder rispetto ai non responder.. Eseguendo un'analisi multivariata aggiustata in funzione del valore del DAS28 al basale, la positività degli anti-CCP è rimasta associata alla risposta ad abatacept, con una probabilità di risposta doppia rispetto alla negatività (odds ratio 2,1 (IC al 95%; 1,2-3,7, P = 0,006).
Il registro ORA, istituito dalla Società francese di reumatologia nel 2008, include al momento 1.031 pazienti in trattamento con abatacept, che saranno seguiti per 5 anni con follow up semestrali. I dati di efficacia sono attualmente riferiti a 439 pazienti. Durante la sua presentazione, Gottenberg ha ricordato che i registri forniscono informazioni importanti al di là di quelle fornite dai trial clinici, perché includono i pazienti della vita reale - non selezionati, con comorbidità, spesso in terapia anche con altri farmaci e seguiti molto più a lungo, il che è importante perché i pazienti che restano nel registro riflettono il reale equilibrio tra rischi e benefici del farmaco.
Circa l'80% dei soggetti inclusi nel registro ORA sono donne, con una durata media di malattia di 14 anni. Il 71,9% dei pazienti era positivo al fattore reumatoide e il 68,9% agli anticorpi anti-CCP al momento dell'inclusione nel registro. Riguardo ai trattamenti precedenti, i pazienti erano stati già trattati in media con tre DMARD, circa il 90% aveva già provato un anti-TNF e il 30% era già stato trattato con rituximab (Rituxan). All'inizio del trattamento con abatacept, il DAS28 mediano era pari a 5,4. Inoltre, tre quarti dei pazienti assumevano anche corticosteroidi a un dosaggio medio di 7,5 mg/die e due terzi un DMARD come metotrexate (MTX).
Secondo i criteri EULAR, che riflettono le variazioni del DAS28 nel tempo e il DAS28 attuale, la risposta è stata osservata nel 57,9% dei casi (buona nel 19,8% dei pazienti e moderata nel 38%), con un 24,8% di pazienti in LDA ed un 13,7% in remissione. Nei pazienti responder si è assistito ad una riduzione significativa del dosaggio giornaliero degli steroidi (-2,8+7,3 mg, P<0,0001).
L'analisi univariata ha evidenziato che il 75,8% dei responder erano positivi al fattore reumatoide contro il 66,3% dei non responder (P = 0,03); in questo caso, però, la differenza non è più risultata significativa dopo aver aggiustato i dati in funzione del DAS28 di partenza. Inoltre, il 76% dei responder erano positivi agli anticorpi anti-CCP contro il 59,2% dei non responder (P = 0,0007) e in questo caso la significatività statistica si è mantenuta anche dopo l'analisi multivariata.
Al di là della sieropositività agli anticorpi, si è evidenziato un valore di DAS28 basale significativamente più elevato tra i responder (5,6 contro 4,9; P < 0,0001). Non sono invece risultati fattori predittivi di risposta l'età, un precedente trattamento con un DMARD tradizionale o un anti-TNF o un trattamento concomitante con MTX.
Ma come mai i pazienti anti-CCP-positivi sembrano rispondere meglio ad abatacept? E' la prima volta, infatti, che emerge questo tipo di dato per un farmaco che ha un meccanismo d'azione a monte della cascata infiammatoria e che pertanto risulta efficace indipentemente dalla sieropositività autoanticorpale. Gottenberg ha suggerito alcune possibilità. Per esempio, che questi pazienti rappresentino un sottogruppo omogeneo dal punto di vista immunopatogenetico oppure che i loro linfociti B autoreattivi possano essere più sensibili all'effetto del biologico.
J. Gottenberg, et al. Positivity for RF/anti-CCP is associated with a better response to abatacept: data from the Orencia and rheumatoid arthritis (ORA) registry. EULAR 2011; abstract OP0024Torna all'archivio