Effettuata in 13 paesi d'Europa e Australia, l'indagine ha un sezione specifica sull'Italia dove sono state intervistate 80 donne e 80 specialisti. Il capitolo italiano ha il patrocinio di O.N.Da, Osservatorio nazionale sulla salute della Donna.
Nove donne su dieci affette da osteoporosi postmenopausale vivono con il terrore di incorrere in una frattura, una su quattro interrompe la terapia dopo soli 6 mesi. È quanto emerge dal capitolo italiano di un sondaggio internazionale che ha coinvolto medici e pazienti curato dalla Fondazione Internazionale per l'Osteoporosi (IOF) e per l'Italia da Fondazione F.I.R.M.O. (Fondazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie dell'Osso). Nell'occasione annunciata la nascita di OsteoLink per colmare le lacune esistenti nella gestione dell'osteoporosi attraverso reti di comunicazione paziente-medico digitali e personali. I risultati dimostrano che le pazienti temono i possibili effetti dell'osteoporosi sulla loro qualità di vita, come una ridotta attività o la rottura di un osso, molto più di quanto credano i medici. Dall'indagine emerge che alle pazienti mancano le informazioni e gli strumenti adeguati per fronteggiare tali preoccupazioni e migliorare la gestione della patologia. Il sondaggio rivela i problemi legati alla gestione dell'osteoporosi cui è possibile far fronte attraverso reti di comunicazione migliori per medici e pazienti. Per soddisfare tali esigenze, l'IOF ha creato OsteoLink, un nuovo programma di networking basato sul territorio e finalizzato a migliorare la comunicazione sulla gestione dell'osteoporosi in Europa e Australia. "L'osteoporosi è una realtà che le donne Italiane conoscono, e capiamo dai risultati di questa importante indagine che le fratture da fragilità che ne conseguono sono una grande preoccupazione, che oggi sta trovando una risposta concreta da parte del Governo" afferma Maria Luisa Brandi Presidente di F.I.R.M.O". La Fondazione è onorata di aver partecipato alla attuazione del progetto per il nostro Paese; l'istantanea di oggi non può che incoraggiare le Istituzioni, le Associazioni, i Medici e le Industrie a continuare sulla strada intrapresa per debellare le fratture da fragilità. Questo è quanto il Paese si aspetta da noi". Le pazienti italiane sono molto più preoccupate degli effetti che ha l'osteoporosi sulla loro qualità di vita di quanto pensino i medici
- l'88% delle pazienti teme di fratturarsi/rompersi un osso mentre i medici pensano che solo la metà circa (49%) abbia tale timore
- l'84% delle pazienti teme che non potrà continuare ad essere attivo come vorrebbe, mentre i medici ritengono che tale percentuale sia solo del 45%
- Il 98% delle pazienti descrive l'osteoporosi come una patologia che "rende fragili le ossa, che quindi si rompono/fratturano facilmente", tuttavia più della metà delle pazienti (64%) continua a credere erroneamente che l'osteoporosi faccia "parte dell'invecchiare"
- Il 88% delle pazienti teme di fratturarsi/rompersi un osso
- Il 90% delle pazienti dichiara di essere stato informato dal proprio medico sull'importanza di assumere regolarmente i medicinali prescritti
- Una paziente su quattro (25%) ammette di aver interrotto il trattamento per l'osteoporosi
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