Milnacipran efficace nella fibromialgia indipendentemente dalla depressione
Domenica 28 Novembre 2010
L'inibitore duale della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina, milnacipran, migliora il dolore e lo stato globale indipendentemente dai cambiamenti nei sintomi depressivi e riduce la severità dei sintomi in pazienti con fibromialgia. E' il risultato di uno studio di fase III condotto dai ricercatori dell'Università di Cinicinnati e presentato in occasione dell'ultimo meeting dell'American College of Rheumatology. In Usa (ma non in Europa), milnacipran è stato approvato per il trattamento della fibromi algia nel gennaio 2009. Con questo studio i ricercatori hanno voluto determinare se gli effetti del farmaco sui sintomi della fibromialgia fossero dipendenti dal miglioramento dei sintomi della depressione in pazienti che non hanno sofferto di episodi depressivi maggiori.
Nello studio presentato all'ACR, i pazienti sono stati randomizzati a ricevere 100 mg/die di milnacipran (n= 516) o placebo (n=509) per 12 settimane. Gli endpoint dello studio erano il miglioramento del dolore (>30% misurato utilizzando la scala VAS), lo stato globale (valutato attraverso l'indice PGIC che permette di stabilire "buoni miglioramenti" o "ottimi miglioramenti") e la combinazione dei risultati sul dolore e di PGIC. I cambiamenti dei sintomi depressivi sono stati misurati attraverso la scala BDI.
Dallo studio è emerso che il farmaco diminuisce significativamente il punteggio BDI, rispetto al placebo (-2,12 vs -1,24; P=0,008). Nei pazienti che non hanno presentato alcun miglioramento o peggioramento del punteggio BDI, il farmaco ha migliorato significativamente il dolore, rispetto al placebo, PGIC e le misure della combinazione dei risultati delle due analisi (P<0,05 per tutte le misure).
Da questi risultati è emerso che l'87,2% della risposta (IC 90%, 76,3-95,2) era indipendente dai miglioramenti nei sintomi depressivi. Un'analisi post hoc dello studio ha mostrato che il farmaco è efficace nel trattamento della fibromi algia, in base ai risultati della compilazione diel questionario FIQ che misura i sintomi associati alla patologia. La maggior parte dei pazienti arruolati in questa analisi ha presentato sintomi di grado moderato o severo, al basale, misurati attraverso il questionario FIQ.
Dall'analisi è risultato che i pazienti trattati con il farmaco hanno presentato una significativa diminuzione del punteggio FIQ, rispetto al placebo (p=0,001). Dei pazienti con fibromi algia moderata o grave al basale, il 52,2% ha presentato un miglioramento di almeno 1 categoria, rispetto al 42,0% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo (odds ratio, 1,5 p=0,002).
Un ulteriore studio ha mostrato che il farmaco somministrato in combinazione con pregabalin, migliora le risposte di pazienti che presentano risposte incomplete a tale farmaco. Dopo 4-12 settimane di run-in, i pazienti sono stati randomizzati a pregabalin da solo o alla combinazione dei due farmaci per 11 settimane. Alla fine dello studio, la combinazione dei due farmaci ha mostrato un significativo miglioramento della risposta PGIC rispetto al solo pregabalin (46,4% vs 20,8%, P<0,001). L'aggiunta di milnacipran a pregabalin ha inoltre diminuito il punteggio VAS sul dolore (-20,8 vs -6,4; P<0,001). L'aggiunta del farmaco ha però aumentato l'incidenza di episodi di nausea.
Milnacipran è un farmaco che riduce il reuptake di due neurotrasmettitori (serotonina e della norepinefrina), con una maggiore specificità per la noradrenalina. Milnacipran è classificato come un NSRI (Norepinephrine Serotonin Reuptake Inhibitor). L'azione sulla serotonina è in grado di migliorare la depressione, mentre quella sulla serotonina probabilmente è utile per la riduzione del dolore cronico.
Nel 2009, milnacipran è stato approvato dall'Fda per la terapia della fibromialgia mentre lo stesso anno l'Ema, cioè l'ente regolatorio europeo, ha bocciato il farmaco per la stessa indicazione. ACR 2010 Annual Meeting: Abstracts 648, 805, and 806. Presented November 8 and 9, 2010Torna all'archivio