Mesoterapia, un'opportunità di cura per i pazienti reumatici
Venerdi 30 Aprile 2010
«Molte patologie reumatiche, come tendiniti, borsiti e altre patologie muscolari, possono trovare un concreto vantaggio dalla mesoterapia -afferma Gianniantonio Cassisi, reumatologo di Belluno- Queste cure, che tra l'altro sono concedibili dal Ssn, sono invece ancora poco utilizzate dal reumatologo. Lo confermano i dati dello studio CLaRe: sui 25 centri che hanno partecipato all'indagine solo 2 utilizzano abitualmente la mesoterapia. Invece lo spazio di cura per le patologie muscolo-scheletriche è molto ampio». L'occasione per parlare di questi temi è l'imminente avvio del corso di Mesoterapia che dal 1994 si svolge a Padova e del quale il dottor Cassisi, reumatologo, è uno dei principali docenti. Il corso di Mesoterapia è organizzato annualmente dall' Associazione Italiana per la Ricerca e l'Aggiornamento Scientifico di Padova, di cui è presidente il professor Giron, nell'ambito dei corsi di perfezionamento post-lauream della scuola diretta dal dottor Francesco Ceccherelli del Dipartimento di Farmacologia e Anestesiologia dell'Università di Padova, e rappresenta un tentativo di fornire ai medici le conoscenze per l'utilizzo delle tecniche di mesoterapia basandosi sui concetti più moderni dell' EBM.
«Il corso di mesoterapia prevede un numero massimo di 50 partecipanti- conferma il dottor Cassisi- Abbiamo ancora posti disponibili e mi auguro che i reumatologi colgano questa opportunità». Come noto, la Mesoterapia, meglio definita oggi come intradermoterapia farmacologica (IDT), non è altro che l'iniezione intradermica distrettuale di farmaci della Farmacopea Ufficiale (F.U.), gli stessi farmaci che, per le stesse indicazioni cliniche, sarebbero stati usati per via sistemica. Con aghi molto sottili si iniettano piccole quantità di farmaco nel derma corrispondente alla proiezione cutanea dell'organo, o parte di esso, che è sede di un processo patologico. In reumatologia gli "organi bersaglio" sono soprattutto tendini (entesi, strutture peritendinee, guaine), ligamenti e muscoli, nei cosiddetti "reumatismi minori".
Poiché l'assorbimento del farmaco a livello dermico è piuttosto lento, in questa sede si formerà un piccolo deposito che andrà esaurendosi in tempi che superano le 12 ore. Quest'azione prolungata del medicamento interesserà soprattutto i recettori del distretto in cui è presente la patologia da trattare; soltanto una minima parte delle molecole medicamentose entrerà in circolo. Con questo metodo piccole dosi di farmaco sono sufficienti per realizzare a volte sorprendenti effetti terapeutici.
La mesoterapia rappresenta un utile presidio terapeutico nell'attività ambulatoriale del reumatologo. Patologie flogistiche di natura tendinea o algiche di natura muscolare, algie del rachide o di altre sedi articolari in corso di artrosi possono trarre beneficio dal trattamento locale con IDT. Tale tecnica rappresenta una prestazione concedibile secondo i tariffari nazionali e quindi somministrabile in regime di assistenza pubblica a un costo irrisorio, sia per l'utente sia per le aziende. Purtroppo la IDT presenta un corpus di conoscenze disomogeneo, a volte molto vicino alla medicina scientifica occidentale, a volte da essa distante. Il corso di Padova ha proprio lo scopo di colmare queste lacune e di dare, nel limite del possibile, una sistematizzazione alla materia.