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Malattia di Behcet, astenia e alimentazione tra i fattori trigger di insorgenza ulcere orali

L'astenia (compreso lo stress) e il regime alimentare rappresentano i fattori “trigger” più comuni di insorgenza di ulcere orali in pazienti affetti da malattia di Behcet, stando ai risultati di una survey di recente pubblicazione sulla rivista Arhritis Care & Research.
 
Inoltre, secondo lo studio, la maggior parte dei pazienti è in grado di identificare questi fattori scatenanti.
 
Come è noto, la malattia di Behcet è una patologia cronica infiammatoria rara di eziologia sconosciuta, caratterizzata da frequenti ulcere orali e genitali, lesioni cutanee ed oculari e infiammazione delle articolazioni, come pure da coinvolgimento delle aree cerebrali e del tratto gastrointestinale. La qualità della vita durante gli anni di maggiore produttività dell’individuo è alterata in modo significativo dalla malattia e l’aspettativa di vita ridotta in modo significativo nei pazienti affetti da questa condizione. La prevalenza della malattia di Behcet è più elevata nel Mediterraneo Orientale, nel Medio Oriente e nell’Asia Orientale; comunque, la patologia rimane classificata come patologia rara o orfana di cure sia negli USA (NIH) che in Europa (EURODIS). Si stima che nei paesi a prevalenza più elevata di questa condizione vi siano approssimativamente 250.000 casi di malattia di Behcet.
 
Ad oggi non esistono farmaci approvati per la malattia di Behcet negli USA o in Europa, e le opzioni di trattamento dipendono largamente dalle manifestazioni a livello dei diversi organi coinvolti. Le opzioni di trattamento attuali constano in trattamenti sintomatici aspecifici come i FANS, farmaci immunosoppressori off-label e DMARDs. 
 
La presenza di dati ancora limitati sulla natura e l'impatto del cibo e di altri fattori trigger esterni nella insorgenza di ulcere orali associate alla malattia ha sollecitato la messa a punto di questa survey, nel corso della quale i ricercatori hanno valutato 81 pazienti con Behcet e una storia di ulcere orali ripetute, visitati in 7 policlinici universitari francesi. I pazienti hanno completato, da soli, un questionario strutturato contenente domande relative alla storia pregressa di ulcere orali, ai fattori scatenanti generali e quelli legati all'alimentazione.
 
Di questi 81 pazienti, quasi tutti (96%) soddisfacevano i criteri internazionali di classificazione della malatia di Behcet.
 
Passando ai risultati, è emerso che il 65% dei pazienti riferiva di aver avuto più di 50 attacchi di ulcere orali, e quasi la metà di questi ha definito questi episodi come “molto disabilitanti” o “disabilitanti”.
 
Inoltre, il 56% dei pazienti ha riferito di essere ricorso ad almeno un trattamento locale per gestire la complicanza.
 
In risposta, invece, ad una domanda con risposta aperta sui fattori scatenanti le ulcere orali, il 70% dei pazienti ha citato almeno un fattore generale come causa di recidive.
 
Con riferimento ai 6 possibili “trigger” di ulcere orali indicati in una domanda a risposta chiusa, il 62% dei pazienti ne ha identificato almeno uno come fattore “certo” coinvolto negli attacchi recidivanti.
 
Nello specifico, la condizione di stress/fatigue è stato il fattore più comunemente riferito (30 pazienti= 37%), seguito a ruota dall'alimentazione (26 pazienti= 32%).
 
In una domanda con risposta aperta, tra i cibi più frequentemente riferiti come causa scatenante di ulcere orali vi erano le noci (22%), l'ananas (14%), alcune specie di agrumi (14%), il formaggio Emmental (12%), altri formaggi (14%), le fragole (10%) e i pomodori (9%).
 
La corrispondente domanda a risposta chiusa ha confermato la conoscenza da parte dei pazienti dei fattori scatenanti le recidive: nell'ordine, le noci (48%), l'ananas (42%), le arachidi (32%) e il formaggio Emmental (30%) sono risultati i fattori “trigger” più importanti nelle recidive di ulcere orali. 
 
A tal riguardo, i ricercatori hanno sottolineato il fatto che la maggior parte di questi alimenti è ricca di istamina o di fattori rilascianti istamina. Inoltre, anche altri alimenti frequentemente citati sono noti per essere ricchi di istamina o per essere dotati di proprietà rilascianti istamina.
 
“I fattori scatenanti gli attacchi di ulcere orali dovrebbero essere ricercati nei pazienti – scrivono i ricercatori nella discussione del lavoro – per quanto non si possa dire con certezza che l'adozione di misure preventive, come il supporto psicologico, l'eliminazione di alcuni cibi dalla dieta e il ricorso alla terapia di sostituzione ormonale abbiano successo nell'alleviare questa complicanza”.
 
In conclusione, dai dati disponibili, si può dire che “l'ipotesi di un ruolo fondamentale dell'istamina e della mastocellule nelle recidive di ulcere orali associate a malattia di Behcet contribuisce a gettare nuova luce sulla comprensione della patogenesi della malattia, aprendo la strada alla ricerca di soluzioni terapeutiche per il trattamento delle recidive di ulcere orali associate alla malattia”.
 
Nicola Casella
 
Bibliografia
Volle G et al. Dietary and Nondietary Triggers of Oral Ulcer Recurrences in Behçet's Disease. Arthritis Care Res (Hoboken). 2017 Sep;69(9):1429-1436. 
 
 
 
 
 
 

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