Nel corso del congresso annuale EULAR (European Congress of Rheumatology), appena conclusosi a Madrid, sono stati presentati i dati relativi ad un trial di Fase II (BCT-001) randomizzato, controllato vs placebo, dai quali risulta come il trattamento per 12 settimane con apremilast abbia raggiunto la significatività statistica relativamente all'endpoint primario del numero medio di ulcere orali in pazienti affetti da malattia di Behcet (apremilast 30 mg bid= 0,5; placebo =2,1; p<0,0001).
Lo studio BCT-001 ha documentato anche il raggiungimento, con il trattamento attivo, della significatività statistica relativo all'assenza totale di ulcere orali (tasso di risposta completo) a 12 settimane (apremilast= 71%; placebo= 29%; p<0,0001).
Risposte statisticamente robuste e clinicamente significative sono state documentate a seguito del trattamento con apremilast anche in relazione a tutti gli endpoint secondari, compresi gli outcomes riferiti dai pazienti. Di rilievo è stata l'osservazione di un miglioramento del dolore associato alle ulcere orali (documentato mediante scala VAS), di entità superiore nel gruppo trattato con apremilast rispetto al placebo (-44,7 vs -16,0; p<0,0001). Nei pazienti con ulcere genitali all'inizio dello studio (n=16), tutti quelli afferenti al gruppo di trattamento attivo (n=10) hanno sperimentato la completa risoluzione delle ulcere rispetto al 50% (3/6) dei pazienti trattati con placebo (p=0,04).
La malattia di Behcet è una patologia cronica infiammatoria rara di eziologia sconosciuta, caratterizzata da frequenti ulcere orali e genitali, lesioni cutanee ed oculari e infiammazione delle articolazioni, come pure da coinvolgimento delle aree cerebrali e del tratto gastrointestinale. La qualità della vita durante gli anni di maggiore produttività dell'individuo è alterata in modo significativo dalla malattia e l'aspettativa di vita ridotta in modo significativo nei pazienti affetti da questa condizione. La prevalenza della malattia di Behcet è più elevata nel Mediterraneo Orientale, nel Medio Oriente e nell'Asia Orientale; comunque, la patologia rimane classificata come patologia rara o orfana di cure sia negli USA (NIH) che in Europa (EURODIS). Si stima che nei paesi a prevalenza più elevata di questa condizione vi siano approssimativamente 250.000 casi di malattia di Behcet.
Ad oggi non esistono farmaci approvati per la malattia di Behcet negli USA o in Europa, e le opzioni di trattamento dipendono largamente dalle manifestazioni a livello dei diversi organi coinvolti. Le opzioni di trattamento attuali constano in trattamenti sintomatici aspecifici come i FANS, farmaci immunosoppressori off-label e DMARDs.
La sicurezza e la tollerabilità complessiva del trattamento in questo studio è stata consistente con quella osservata in altri studi che hanno valutato l'efficacia di apremilast in altri gruppi di pazienti. Nel trial BCT-001, gli eventi avversi emersi a seguito del trattamento (TEAE), compresi quelli di entità severa e gli eventi avversi seri (SAE), erano sovrapponibili tra i due gruppi di trattamento. Nessun evento avverso serio (SAE) relativo all'impiego di apremilast è stato documentato più di una volta. Al di là dei 5 TEAEs più comuni occorsi nel gruppo in trattamento con apremilast, due erano paragonabili al placebo, (cefalea e riacutizzazione di malattia) mentre nausea, diarrea e vomito sono stati riportati più frequentemente nel gruppo in trattamento attivo.
Occorre ricordare che questi risultati provengono ancora da studi in fase di pre-registrazione: apremilast non ha ancora l'indicazione al trattamento di questa condizione.
Celgene ha già depositato la domanda di approvazione di apremilast come trattamento per l'artrite psoriasica alle autorità regolatorie statunitensi e canadesi, rispettivamente nel primo e nel secondo trimestre di quest'anno. Nella seconda metà dell'anno, invece, chiederà sempre all'Fda il via libera per psoriasi, mentre all'Ema nello stesso periodo chiederà in contemporanea l'ok per la psoriasi e l'artrite psoriasica. L'azienda sta prendendo in considerazione l'opportunità di depositare una domanda di approvazione di apremilast come trattamento della malattia di Behcet in un numero limitato di paesi. Informazioni sul trial BCT-001
Lo studio BCT-001 è un trial di fase 2, multicentrico, randomizzato, controllato vs placebo, in doppio cieco , con due bracci di trattamento (apremilast 30mg BID and placebo) nella malattia di Behcet. Lo studio prevedeva una fase di pre-randomizzazione, una fase di trattamento della durata di 12 settimane, una fase di estensione di 12 settimane e una osservazionale di follow-up della durata di 4 settimane.
Centoundici pazienti con malattia di Behcet sono stati randomizzati, secondo uno schema di trattamento 1:1, al trattamento con apremilast 30 mg bid o placebo, stratificati per sesso. L'endpoint primario dello studio era rappresentato dal numero di ulcere orali a 12 settimane. Dal momento che, virtualmente, tutti i pazienti con malattia di Behcet avevano ulcere orali dolorose, questa caratteristica è stata scelta come variabile primaria di efficacia.
Altre manifestazioni meno comuni della malattia (come la presenza di ulcere genitali, lesioni cutanee, malattia infiammatoria dell'occhio, coinvolgimento dei sistemi gastrointestinale, vascolare e nervoso centrale nonché il dolore derivante da ulcere orali e genitali) sono stati scelte come variabili secondarie di efficacia o misure di sicurezza Informazioni su apremilast
Sviluppato dall'americana Celgene, apremilast è una "small molecule" orale che inibisce l'attività della fosfodiesterasi 4 (PDE4) e modula la produzione di molteplici mediatori pro ed anti-infiammatori, tra cui il TNF-α, IL-23, IL-10 ed altre citochine.
Apremilast for the Treatment of BEHÇET'S SYNDROME: A Phase II Randomized, Placebo-Controlled, Double-Blind Study. Abstract FRI0331 - EULAR 2013