Lupus, nefropatia possibile anche per livelli ridotti di proteinuria
Venerdi 12 Febbraio 2021
NC
Stando ai risultati di uno studio pubblicato su Kidney International Reports, i pazienti lupici potrebbero presentare nefropatia significativa anche nonostante la presenza di livelli ridotti di proteinuria. Tale osservazione potrebbe cambiare le raccomandazioni esistenti sulla verifica dell’integrità delle funzione renale mediante biopsia per valori di proteinuria inferiori a quelli attuali di cutoff.
Le linee guida ACR attuali raccomandano di effettuare una biopsia renale nei pazienti con LES nei casi seguenti: - Riduzione inspiegabile della funzione renale - Proteinuria pari, almeno, a 1 g/24 h - Proteinuria pari, almeno, a 500 mg/24 h in associazione con ematuria microscopica e/o cilindri cellulari
Per contro, le linee guida congiunte EULAR/ERA-EDTA sono meno stringenti, raccomandando il ricorso alla biopsia renale in presenza di qualsiasi segno di coinvolgimento renale (in particolare proteinuria pari almeno a 500 mg/24 h con o senza ematuria glomerulare e/o cilindri cellulari).
Entrambe le linee guida non raccomandano l’esecuzione di una biopsia renale per pazienti con proteinuria isolata inferiore a 500 mg/24 h, anche se alcuni studi ipotizzano che pazienti con assenza di corpi urinari o proteinuria isolata (assenza di danno renale o di sedimenti attivi urinari) potrebbero essere affetti da nefrite lupica (LN) silente.
Per valutare la rilevanza del valore di cutoff impiegato (1 g/24 h) ai fini dell’esecuzione della biopsia renale, i ricercatori hanno identificato 87 pazienti con proteinuria inferiore al valore sopra indicato. Di questi, 52 (pari al 60% del campione) presentavano proteinuria ridotta isolata
L’evidenza istologica di LN era presente in 40 pazienti (76%) su 52. Questo gruppo includeva 12 pazienti con LN di classe 1 o 2, 14 di classe 3 o 4 e 8 di classe 5, mentre 6 pazienti erano affetti da LN combinata proliferativa e membranosa. Nei 12 pazienti con nefropatia non ascrivibile a LN, tra le diverse diagnosi effettuate vi erano quelle di glomerulosclerosi segmentale focale, nefrite interstiziale acuta, glomerulonefrite mediata da immunocomplessi e nefropatia diabetica.
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come lo studio si aggiunga al corpus crescente di evidenze che mostrano come una proporzione rilevante di pazienti con LES che presentano proteinuria ridotta isolata siano affetti da LN proliferativa (che necessita di trattamento con farmaci immunosoppressori) o da LN membranosa, che richiede almeno un attento monitoraggio. “Lo studio, in conclusione – aggiungono – suggerisce che potrebbero essere maturi i tempi per un ripensamento delle raccomandazioni correnti sul LES, espandendo le indicazioni alla biopsia renale con l’inclusione, anche, dei pazienti con LES e con proteinuria ridotta isolata di qualsiasi grado”.
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Bibliografia Chedid A, Rossi GM, Peyronel F, et al. Low-level proteinuria in systemic lupus erythematosus. Kidney Int Rep. 2020;5:2333-2340. doi:10.1016/j.ekir.2020.09.007 Leggi