Lupus eritematoso discoide, delude R333 in Fase II
Lunedi 28 Ottobre 2013
Con un comunicato stampa, Rigel Pharmaceuticals ha annunciato che sospenderà lo sviluppo del suo farmaco sperimentale R333 per le lesioni attive della pelle in pazienti affetti da lupus eritematoso discoide. Tale decisione è stata presa a seguito dei deludenti risultati ottenuti con il farmaco in un trial di Fase II.
Il lupus eritematoso discoide (DLE) è una malattia cronica autoimmune della pelle. Si caratterizza per la presenza di piaghe a forma di disco con infiammazione, tumefazione, cicatrici, scolorimento dei pigmenti e anche alopecia. Le lesioni compaiono più frequentemente nelle aree della cute esposte alla luce solare, prevalentemente sul volto, il torace e il cuoio capelluto. L’incidenza di lupus cutaneo è approssimabile a quella del lupus sistemico. Quasi il 10-20% dei pazienti affetti da DLE andrà incontro anche a LES.
Mentre la fase acuta di DLE (e di LES) è associata alla trasduzione del segnale SYK all’interno della cascata immunitaria dell’organismo, la fase cronica è caratterizzata, invece, da un’abbondanza di processi di trasduzione del segnale JAK.
I trattamenti fino ad ora disponibili per il trattamento della DLE mostrano problemi di scarsa efficacia oppure di tossicità significativa. Di qui il razionale per la messa a punto di un nuovo trattamento, R333, un potente inibitore topico di JAK e SYK disegnato allo scopo di interrompere i segnali legati alla cascata infiammatoria e, di riflesso, secondo le attese, di prevenire o diminuire sia le fasi acute che quelle croniche legate al DLE.
Lo studio di Fase II alla base della decisione dell’azienda di abbandonare il progetto di sviluppo clinico di R333 nel DLE era un trial multicentrico, in doppio cieco, denominato SKINDLE (SYK Kinase Inhibition for DLE), iniziato lo scorso anno, nel corso del quale 50 pazienti con lesioni dermatologiche attive da DLE o LES erano stati randomizzati al trattamento con R333 o placebo sotto forma di pomata in corrispondenza delle lesioni per due volte al giorno e per 30 giorni.
I risultati dello studio sono stati deludenti perché il trattamento non è stato in grado di centrare l’endpoint primario, ovvero la proporzione di pazienti che aveva sperimentato, a 4 settimane di trattamento, una riduzione di almeno il 50% rispetto al basale del punteggio totale combinato di Eritema e Desquamazione su tutte le lesioni trattate, a fronte di risultati positivi in termini di safety e di tollerabilità.
Nel commentare questi risultati il dr. James M. Gower, CEO di Rigel Pharmaceuticals, ha sottolineato come R333 non abbia soddisfatto le attese, aggiungendo però che la decisione di sospendere il programma di sviluppo clinico del farmaco libererà risorse per focalizzarsi meglio sui programmi di sviluppo clinico di molecole per il trattamento della porpora trombocitopenica immune e la sindrome dell’occhio secco.