Le Malattie reumatiche in Italia. Una sfida che si può vincere
Giovedi 15 Gennaio 2009
Presentare l'attuale situazione della reumatologia italiana al mondo politico, evidenziando l'attività di ricerca, quella didattica e assistenziale. Far conoscere il tanto lavoro che viene svolto dagli operatori, medici e non, impegnati nella cura per le malattie reumatiche ma evidenziare anche i problemi e le difficoltà che ogni giorno devono affrontare i reumatologi italiani e i cittadini affetti da malattie reumatiche. Far sapere che il bisogno di assistenza e di cura per le malattie reumatiche sta crescendo sempre più, ma che la disponibilità di risorse, umane ed economiche, è sempre più ridotta.
Creare un link tra mondo politico e operatori medici della reumatologia italiana.
Questi gli obiettivi di un incontro in programma a Roma il prossimo 22 gennaio, dalle ore 9.30-13, che ha come principale interlocutore proprio il mondo politico italiano al quale la reumatologia italiana vuole lanciare un forte messaggio di sensibilizzazione sulle problematiche esistenti. A conferma dell'intento soprattutto politico della manifestazione vi è la sede prescelta per la manifestazione, ovvero la prestigiosa sala della Sacrestia della Camera dei Deputati (vicolo Valdina 3/a).
Abbiamo chiesto al Dott. Lorenzo Altomonte, Presidente dell'incontro di Roma, di raccontarci lo spirito del meeting. «Con questa manifestazione -ci ha detto Altomonte- vogliamo esprimere al mondo politico italiano i nostri problemi ma anche proporre possibili soluzioni. Chiediamo al mondo politico di finanziare un maggior numero di specialisti in reumatologia per assicurare una corretta assistenza a patologie che coinvolgono circa 5 milioni di italiani. Chiediamo anche -continua Altomonte- di avere una più ampia e più facile rimborsabilità per i farmaci biologici, prodotti in grado, per la prima volta, di cambiare la storia naturale dell'artrite reumatoide e di altre patologie reumatiche gravemente invalidanti. Il Ministero dovrebbe creare un fondo apposito da destinare alle Regioni. Solo così si potranno bilanciare le esigenze di contenimento dei costi dei Direttori generali delle Aziende Sanitarie e delle Aziende Ospedaliere con la disponibilità di terapie che nel breve termine determinano un aggravio di spesa. Nel medio e lungo termine, invece, oltre a cambiare la vita di questi malati, che non è poco, danno anche un vantaggio economico per la riduzione della invalidità di questi pazienti. La situazione è che bisogna pagare oggi per avere, domani, dei vantaggi economici. Questo fatto è poco compreso dai Direttori Generali mentre un fondo nazionale risolverebbe il problema».
Relatori saranno il Sen. Cesare CURSI (Presidente Commissione Industria , Commercio e Turismo del Senato, Presidente Associazione Osservatorio Sanità e Salute), l'On. Giuseppe PALUMBO (Presidente Commissione Affari Sociali della Camera), il Dott. Lorenzo ALTOMONTE (Direttore UOC Reumatologia Ospedale S.Eugenio Roma, Vicepresidente CROI), la Dott.ssa Antonella CELANO (Presidente ANMAR), il Prof. Gianfranco FERRACCIOLI (Direttore Cattedra Reumatologia Università, Cattolica Roma, Presidente SIR Lazio), il Dott. Gianni LEARDINI (Direttore UOC Reumatologia Ospedale di Venezia, Presidente del CROI), il Dott. Giovanni MINISOLA (Direttore UOC Reumatologia Ospedale San Camillo Roma, Consiglio direttivo SIR), il Prof. Carlomaurizio MONTECUCCO (Direttore Cattedra Reumatologia Università di Pavia, Presidente SIR) e il Prof. Guido VALESINI (Direttore Cattedra Reumatologia Università La Sapienza Roma, Direttore Unireuma).