Terapia

La sindrome fibromialgica

Stefano Stisi
La Fibromialgia o sindrome fibromialgica (SFM) è una complessa e non ben precisata sindrome dolorosa cronica a eziologia sconosciuta caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, dalla presenza di punti algogeni (tender point) localizzati in corrispondenza di specifiche sedi tendinee e/o muscoloscheletriche e da una varietà di sintomi clinici di accompagnamento (1).

La diagnosi si basa sulla presenza, da almeno tre mesi, di dolore muscoloscheletrico diffuso e di tender-points evocabili alla digitopressione o mediante palpazione digitale (di 4 kg/cm2) di almeno 11/18 tender-points in specifiche sedi individuate dall'American College of Rheumatology (criteri ACR-1990) come caratteristici della patologia (2). Tali pazienti devono riferire una anamnesi caratteristica (dolore diffuso prevalente la notte e al risveglio, sonno disturbato, astenia, parestesie, etc) e sul rilievo all'esame obiettivo di dolorabilità alla palpazione.

La fibromialgia è inoltre caratterizzata da intensa stanchezza, già presente al risveglio mattutino, che si associa ad un corteo di sintomi neurovegetativi che spesso portano il malato a consultare molteplici specialisti e ad eseguire innumerevoli indagini di laboratorio e strumentali, prima che la diagnosi venga definita. La sua diagnosi è puramente clinica non essendo stati dimostrati marker diagnostici né esami di laboratorio o aspetti istopatologici caratteristici che possano spiegarne l'eziopatogenesi e fornire certezze diagnostiche. Essa è inoltre una patologia di recente definizione (1976) (3) ed è poco conosciuta dai medici generalisti e dalle specialità internistiche in genere.

Eppure la fibromialgia è una patologia molto diffusa interessando prevalentemente la popolazione adulta di sesso femminile (80-95% dei pazienti fibromialgici è di sesso femminile) evidenziandosi maggiormente tra i 40 e i 60 anni (4), Si può comunque osservare anche oltre questi limiti di età, essendo stata osservata anche in età infantile. La prevalenza di fibromialgia giovanile è stata calcolata tra l'1,2 e il 6,2% (5, 6), risultando pertanto simile a quella dell'età adulta. La prevalenza della sindrome fibromialgica nella popolazione generale è stimata intorno al 0,7-4,8% (7, 8, 9, 10), in funzione delle popolazioni e metodologie di studio utilizzate. Nella pratica specialistica si tratta di un'entità molto comune, rappresentando la seconda patologia reumatologica per frequenza in USA (11), interessando poco più del 6% dei pazienti in ambito di medicina generale (12).

La patologia ha una maggiore prevalenza nel sesso femminile e negli stessi nuclei famigliari, per valenze genetiche correlabili ai sistemi serotoninergici, dopaminergici e catecolaminergici intracerebrali (13). La patologia si esprime maggiormente laddove sono presenti condizioni psichiche che inducano ridotte capacità individuali di tolleranza agli stressors (14).".
Non essendo ancora, comunque, ben definita la natura ezio-patogenetica, la sua terapia al momento è poco più che sintomatica. Le linee guida al trattamento commissionate dall'Eular (15) ad una committee di esperti nel 2006, ha tracciato nove raccomandazioni terapeutiche usando un sistema di consensus tra esperti.

REFERENZE BIBLIOGRAFICHE 1. Sarzi Puttini P, Panni B, Rizzi M. Aspetti clinici. In: La Sindrome Fibromialgica, Edi.Ermes, Milano 2001
2. Wolfe F., Smithe H.A., Yunus M.A. et al., The American College of Rheumatology 1990 criteria for the classification of fibromyalgia. Arthritis Rheum 33: 160 72, 1990.
3. Henk P.K. Non articular rheumatism, twenty-second rheumatism review of the American and English literature for the year 1973 and 1974. Arthritis Rheum 19: 1081-1089, 1976
4. White P K., Speechley M., Harth M., Ostbye T., The London Fibromyalgia Epidemiology Study: the prevalence of fibromyalgia syndrome in London, Ontario. J Rheumatol 26: 1570 76, 1996.
5. Mikkelsson M., One year outcome of preadolescents with fibromyalgia. J Rheumatol 26: 674 82, 1999. ISBN 88 7051 241 in La Sindrome Fibromialgica, Aspetti clinici.
6. Yunus M.B., Masi A.T., Juvenile primary fibromyalgia syndrome. Arthritis Rheum 138 44,1985.
7. Prescott E, Kjoller M, Jacobsen S, Bulow PM, Danneskiold Samsoe, Kamper Jorgensen F. Fibromyalgia in the adult Danish population: A prevalence study. Scand J Rheumatol 1993;22(5):233 7.
8. Wolfe F, Ross K, Anderson 1, Russeli IJ, Hebert L. The prevalence and characteristics of fibromyalgia in the general population. Arthritis Rheum 1995:38(1):19 28.
9. Lindell L, Bergman 5, Petersson IF, Jacobsson LT, Herrstrom P. Prevalence of fibromyalgia and chronic widespread pain.Scand J Prim Health Care 2000;18(3):149 53.
10. Makelà M, Helidvaara M. Prevalence of primary fibromyalgia in the Finnish population. BMJ 1991:303(6796):216 9.
11. Marder WD, Meenan RF, Felson DT, Reichlin M, Birnbaum NS, Croft JD, Dore RK, Kaplan H, Kaufman RL, Stobo JD: The present and future adequacy of rheumatology manpower. A study of health care needs and physician supply. Arthritis Rheum 1991, 34:1209-1217.
12. Wolfe F, Ross K, Anderson J, Russell IJ, Hebert L. The prevalence and characteristics of fibromyalgia in the general population. Arthritis Rheum. 1995;38:19-28.
13. Buskila D, Sarzi-Puttini P.  Biology and therapy of fibromyalgia. Genetic aspects of fibromyalgia syndrome. Arthritis Res Ther. 2006;8(5):218. 
14. Martinez-Lavin M. Biology and therapy of fibromyalgia. Stress, the stress response system, and fibromyalgia. Arthritis Res Ther. 2007;9(4):216.
15. Carville SF, Arendt-Nielsen S, Bliddal H, Blotman F, Branco JC, Buskila D, Da Silva JA, Danneskiold-Samsøe B, Dincer F, Henriksson C, Henriksson KG, Kosek E, Longley K, McCarthy GM, Perrot S, Puszczewicz M, Sarzi-Puttini P, Silman A, Späth M, Choy EH. EULAR evidence-based recommendations for the management of fibromyalgia syndrome. Ann Rheum Dis. 2008 Apr;67(4):536-41.

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