Ipertensione polmonare, al via due studi italiani con nuovo farmaco
Venerdi 22 Aprile 2011
Il sito internet dell'Osservatorio sulle Malattie Rare dà notizia dell'avvio di due studi italiani condotti su pazienti con ipertensione polmonare di tipo PAH (ipertensione arteriosa polmonare) e CTEPH (ipertensione polmonare tromboembolica cronica). Si tratta degli studi PATENT e CHEST che hanno l'obiettivo di valutare efficacia e sicurezza di riociguat un farmaco sperimentale ad azione vasodilatatrice sviluppato da Bayer. Pochi mesi fa sono stati pubblicati i promettenti risultati degli studi di fase II e adesso è iniziata una sperimentazione internazionale di fase III condotta in 26 paesi, tra i quali anche l'Italia.
Si tratta dello studio PATENT, che ha l'obiettivo di dimostrare l'efficacia e la tollerabilità del trattamento in soggetti con PAH, e dello studio CHEST - Chronic Thromboemolitic Pulmonary Hypertensione sGC-Stimulator Trial, che ha l'obiettivo di dimostrare l'efficacia e la tollerabilità del trattamento in soggetti con CTEPH. In Italia partecipano i centri di Bologna, Pavia, Roma, Trieste, Milano, Orbassano per lo studio PATENT ed i centri di Pavia e Roma per lo studio CHEST. Maggiori informazioni relative agli studi si possono reperire sul sito dell'Agenzia Italiana del Farmaco dedicato ai trial clinici, in particolare cliccando qui per lo studio PATENT e cliccando qui per lo studio CHEST. Riociguat è il capostipite di una nuova classe di farmaci vasodilatatori, denominati stimolanti sGC (guanilato-ciclasi solubile ). Il farmaco agisce sullo stesso pathway di segnale dell'ossido nitrico ( NO ), il vasodilatatore presente nell'organismo degli esseri umani. L'ossido nitrico rilascia i vasi sanguigni e facilita il lavoro dei polmoni e del cuore, modulando l'attività dell'enzima guanilato-ciclasi solubile. Torna all'archivio