A Parigi, in occasione dell'EULAR, sono stati presentati i dati di una indagine europea sulla fibromialgia che prende il nome di Fibromyalgia Global Impact Survey.
La ricerca ha coinvolto 800 pazienti e 1.622 medici (per metà medici di famiglia e per metà specialisti) provenienti da otto paesi (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Messico e Corea del Sud). Sono state condotte interviste approfondite per conoscere l'impatto della malattia sulla qualità della vita e il livello di conoscenza della medesima da parte dei medici.
Si tratta di uno degli studi più ampi sull'argomento, condotto all'inizio del 2008 sotto l'egida dell'European Network of Fibromyalgia Associations (ENFA) per migliorare le conoscenze in tema di fibromialgia e per facilitarne la diagnosi.
Ne emerge una vita quotidiana fatta di grandi sofferenze. In media i pazienti soffrono da 6 a 11 sintomi correlati alla fibromialgia tra i quali dolore cronico diffuso, affaticamento, disturbi del sonno. Sintomi che compromettono la qualità della vita in maniera significativa: cambia l'umore, si riducono concentrazione e memoria, diventa difficile muoversi e anche lavorare. In Europa circa la metà dei pazienti perde in media dieci giorni lavorativi all'anno per colpa della malattia e uno su cinque finisce per abbandonare il lavoro con un forte impatto economico
Ciò che colpisce maggiormente è la vera e propria odissea che i pazienti devono affrontare. In Italia, prima di giungere alla diagnosi corretta, sono necessari in media oltre 2 anni di tempo ed è necessario consultare almeno 4 medici. Ciò deriva da due fattori. Una scarsa conoscenza del problema da parte dei pazienti, che aspettano troppo prima di rivolgersi a un medico. Ma anche dalla difficoltà che i medici riscontrano nell'effettuare la diagnosi, un problema evidenziato da circa la metà dei medici di famiglia e degli specialisti intervistati.
Un documento di grande interesse che deve far riflettere un po' tutti: medici di famiglia, specialisti, autorità sanitarie e organizzazioni di pazienti.