Ci sono delle notizie da commentare che mi pesano particolarmente, e questa lo è: Antonio Spadaro non c’è più!
Per cause ancora da accertare, il 13 maggio ha perso il controllo della moto che stava guidando cadendo rovinosamente in terra. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
La notizia è rimbalzata sui nostri telefoni mentre eravamo al lavoro. Con Antonio ci siamo specializzati a Roma lo stesso spensierato giorno di quasi 27 anni fa.
Nato a Padova, Antonio Spadaro, era professore associato di reumatologia, nonché Vice direttore della Scuola di Specializzazione di Reumatologia dell'Università La Sapienza di Roma.
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione il professor Spadaro è stato co-autore di oltre 300 pubblicazioni, comprendenti lavori in extenso, pubblicati su riviste nazionali e internazionali, comunicazioni a congressi di rilevanza nazionale e internazionale e capitoli di libri. Il suo campo d’interesse era rivolto prevalentemente agli aspetti patogenetici, clinici e terapeutici delle spondiloartriti e alla terapia delle malattie reumatiche.
Sempre tranquillo, serafico, sembrava che nulla potesse scalfirlo. Nel nostro gruppo era il saggio, serio ma ben disposto a sorridere della vita, schivo ma sempre pronto, disponibile, preciso. Il primo agli esami di ammissione quando giunse ancora in divisa militare. Tra i primi a specializzarsi e con il massimo dei voti. Tra i primi e tra i pochi di noi a raggiungere l'insegnamento universitario.
Esemplare in tutto. Anche nella prova estrema è stato il primo di noi specialisti in Roma del 1987.
Lo ricorderemo sempre così, sorridente come quel giorno e come l'esempio da noi mai raggiunto.