Un comitato di esperti dell’Fda ha dato parere positivo all’approvazione del nuovo anti gotta lesinurad.
Sviluppato da AstraZeneca e conosciuto anche come RDEA594, lesinurad inibisce il trasportatore di acido urico URAT1 nel rene, aumentando l'escrezione di acido urico e riducendo così il sUA. L'URAT1 è responsabile della maggior parte del riassorbimento di acido urico filtrato dal lume tubulare renale. Inibendo l'URAT1, lesinurad aumenta l'escrezione di acido urico e quindi abbassa il sUA. Lesinurad inibisce anche l'OAT4, un trasportatore di acido urico coinvolto nell'iperuricemia indotta da diuretici.
“Lesinurad rappresenta un farmaco innovativo nel trattamento della gotta – ci aveva spiegato in occasione dell’EULAR 2015 il prof. Walter Grassi (Direttore della Clinica Reumatologica e della Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università Politecnica delle Marche di Ancona) - perché, a differenza dei farmaci di cui già disponiamo per ridurre i livelli di acido urico – allopurinolo e febuxostat - interviene aumentando l’eliminazione renale dell’acido urico stesso, con un meccanismo che amplifica gli effetti del trattamento tradizionale. Ciò consente il raggiungimento del target terapeutico prefissato (sUA< 6mg/dL ).”
Nei pazienti con gotta è stata riscontrata un'alterazione di questa proteina, quindi moderare l'attività del trasportatore URAT1 e favorire l'escrezione di urato dal corpo risulta efficace per diminuire la concentrazione di acido urico nel siero. Una diminuzione ulteriore dei livelli di acido urico si ottiene quando il farmaco è usato in combinazione con allupirolo, farmaco che inibisce direttamente la produzione di urato.
Il farmaco è entrato nella pipeline di AstraZeneca nel 2012, con l’acquisizione dell’azienda biotech californiana Ardea Biosciences, una società dedicate allo sviluppo di piccolo molecole. Per averlo, AstraZeneca aveva sborsato 1,26 miliardi di dollari.
Il farmaco è stato sviluppato come terapia once a day per la cura dell’uricemia nei pazienti con gotta. E’ stato studiato nel corso di un programma di fase III quale terapia aggiuntiva all’allopurinolo, che rimane lo standard of care, nei pazienti che con questo farmaco non ottengono risultati non soddisfacenti oppure nei pazienti intolleranti all’allupurinolo oppure al febuxostat oppure in aggiunta a febuxostat nella gotta tofacea.
Studi clinici registrativi CLEAR1 e CLEAR2 (combinazione di lesinurad con allopurinolo in pazienti che rispondono in maniera non sufficiente) sono studi multicentrici, randomizzati, della durata di 12 mesi (rispettivamente negli Stati Uniti e a livello mondiale), controllati con placebo (rispettivamente n= 603 e n= 610) per confrontare l’efficacia e la sicurezza di lesinurad (da 200 mg e da 400 mg una volta al giorno) aggiunto alle attuali dosi di allopurinolo stabili e appropriate dal punto di vista medico di ogni paziente (almeno 300 mg al giorno e almeno 200 mg al giorno per pazienti con insufficienza renale moderata) rispetto al placebo associato all'allopurinolo.
I pazienti inseriti negli studi CLEAR1 e CLEAR2 presentavano livelli sierici superiori di acido urico e avevano anche subito almeno due riacutizzazioni della gotta nei 12 mesi precedenti la randomizzazione.
I pazienti che hanno completato gli studi clinici randomizzati di fase III hanno avuto la possibilità di iscriversi in due studi clinici di estensione non controllati in corso e in aperto per continuare a valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia combinata di lesinurad da 200 mg e da 400 mg con gli inibitori della XO. Torna all'archivio