Gotta, identificati fattori predittivi di insorgenza di malattia legati allo stile di vita
Giovedi 3 Dicembre 2020
Nicola Casella
Intervenire contro l'obesità e contro altri fattori legati allo stile di vita potrebbe prevenire l'incidenza della maggior parte dei casi di gotta, stando ai risultati di uno studio pubblicato su Jama Network Open.
Lo studio in questione ha preso le mosse dalla pubblicazione dei risultati di un lavoro precedente (2) che aveva dimostrato come l'obesità, l'ipertensione e l'impiego di farmaci diuretici fossero dei fattori di rischio indipendente di gotta, con ciascuno di questi fattori responsabile del raddoppiamento del rischio di insorgenza di questa condizione.
Lo studio I ricercatori hanno stimato, in questo lavoro, la proporzione di casi di gotta che potevano essere evitati attraverso modifiche simultanee dell'obesità e di alcuni fattori di rischio chiave legati allo stile di vita.
A tal scopo, hanno utilizzato i dati del “the Health Professionals Follow-up Study – un studio condotto su 51,529 professionisti di sesso maschile in buone condizioni di salute, reclutati nel 1986 e seguiti fino al 2012 con questionari sullo stato di salute somministrati loro a cadenza biennale.
I casi di gotta erano autoriferiti dai partecipanti allo studio e confermati fino al mese di giugno del 2015.
Diverse le categorie professionale considerate: dentisti, optometristi, osteopati, farmacisti, podiatri e veterinari. La maggior parte di essi era di etnia Caucasica (91%), con un'età media compresa tra i 40 e i 75 anni all'ingresso nello studio nel 1986.
I partecipanti allo studio, all'ingresso nella sperimentazione, non avevano ancora ricevuto diagnosi di gotta.
I ricercatori hanno calcolato il BMI dei partecipanti allo studio servendosi delle rilevazioni del peso corporeo più aggiornate, mentre l'assunzione di cibi mediante alimentazione è stata valutata attraverso questionari validati sulla frequenza di assunzione di determinati alimenti.
I 4 fattori di rischio legati allo stile di vita che sono stati monitorati nel corso dello studio erano rappresentati dall'obesità, dal consumo di alcol, dalla dieta e dall'impiego di diuretici.
I gruppi cosiddetti a “basso rischio” erano definiti sulla base dei livelli di ciascun fattore di rischio per alcuni endpoint quali 'infarto del miocardio, il diabete di tipo e l'ipertensione. Il basso rischio di adiposità era definito da un BMI< 25 kg/m2.
Risultati principali Nel oomplesso, 44.654 individui di sesso maschile sono stati inclusi nell'analisi finale e 1.741 casi di gotta sono stati identificati dopo un follow-up durato 26 anni.
Il più importante fattore di rischio di gotta identificato è risultato essere il BMI, con un RR pari a 1,29 (IC95%= 1.06-1,57), 1,9 (IC95%= 1,59-2,25) e 2,65 (IC95%= 2,18-3,22) per gli uomini con un BMI pari, rispettivamente, a 23-24,9 (limite elevato di normalità), 25-25.9 (sovrappeso) e a ≥30 (obesi). Nello specifico, il 31% dei casi di gotta era attribuibile alla condizione di sovrappeso o di obesità franca.
L'assunzione di alcol, l'adozione della dieta DASH e l'impiego di diuretici sono tutti risultati singolarmente associati con un innalzamento del rischio di sviluppo di gotta.
A tal proposito, i ricercatori hanno osservato che il 22% dei casi di gotta poteva essere teoricamente prevenuto mediante l'adezione alla dieta DASH. E' stato osservato che gli individui che si posizionavano in 2 categorie cosiddette “a basso rischio” (BMI Il PAR (rischio attribuibile alla popolazione) è stato pari al 43% (IC95%: 32-54), la qual cosa suggerisce che il 43% dei casi di gotta poteva essere prevenuto se tutti gli individui della coorte fossero stati in normopeso e in assenza di assunzione di alcol.
La percentuale è arrivata fino al 69% (IC95%: 47-82) se si aggiungeva l'adesione alla dieta DASH, e al 77% in assenza d'impiego di diuretici.
Riassumendo In conclusione, i risultati dello studio suffragano il ruolo determinante di questi 4 fattori di rischio legati allo stile di vita nell'indurre un incremento di incidenza e di prevalenza di gotta.
Tra i limiti dello studio, si segnalano, oltre al disegno osservazionale, l'impossibilità di generalizzare i risultati indipendentemente dal sesso di appartenenza e la presenza di fattori residuali confondenti.
Nicola Casella
Bibliografia 1) McCormick N, et al "Estimation of primary prevention of gout in men through modification of obesity and other key lifestyle factors" JAMA Netw Open 2020; DOI: 10.1001/jamanetworkopen.2020.27421. Leggi
2) Evans P, et al "Obesity, hypertension and diuretic use as risk factors for incident gout: A systematic review and meta-analysis of cohort studies" Arthritis Res Ther 2018; doi:10.1186/s13075-018-1612-1.