L'inibitore del TNF etanercept potrebbe essere più efficace di sulfasalazina in pazienti recentemente diagnosticati per spondilite anchilosante attiva (SpA). E' il risultato di uno studio pubblicato di recente su Arthrits & Rheumatism.
Lo studio, denominato ASCEND (AS Study Comparing Enbrel with Sulfasalazine Dosed Weekly), è il primo trial che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di un farmaco inibitore del TNF, in questo caso etanercept, con sulfasalazina per il trattamento della SpA. Lo studio ha arruolato 566 pazienti, dei quali 379 hanno ricevuto 50mg/settimana di etanercept e 187 hanno ricevuto sulfasalazina a una posologia progressivamente accresciuta sino a un massimo di 3g/die. Tutti i pazienti presentavano le stesse caratteristiche al basale.
L'endpoint primario dello studio era la percentuale di soggetti che ottenevano un miglioramento di almeno il 20% della scala ASAS20 a 16 settimane. Tale scala misura il dolore alla colonna dorsale, la rigidità mattutina e la valutazione globale del paziente.
Secondo lo studio, un numero significativamente superiore di pazienti che hanno ricevuto etanercept ha ottenuto un miglioramento dell' ASAS20, rispetto a quelli che hanno ricevuto sulfasalazina (76% vs 53%, p< 0,0001). Etanercept è inoltre risultato più efficace nel diminuire i sintomi della malattia sia assiali che periferici valutati dopo 2 settimane.
Endpoint secondari, come la diminuzione del numero delle articolazioni dolenti e tumefatte, il miglioramento delle limitazioni funzionali e i livelli di proteina C reattiva, sono stati raggiunti in maniera superiore con etanercept rispetto a sulfasalazina.
Entrambi i farmaci sono risultati ben tollerati, gli eventi avversi sono risultati rari e simili per entrambi i trattamenti.
Juergen Braun Efficacy and safety of etanercept versus sulfasalazine in ankylosing spondylitis patients: A randomized, double-blind study (ASCEND Trial) Arthritis Rheum. Posted online January 10, 2011 Torna all'archivio