Dieta ed esercizio fisico binomio vincente nell'osteoartrite al ginocchio
Lunedi 30 Settembre 2013
Nei soggetti in sovrappeso o francamente obesi affetti da osteoartrite (OA) al ginocchio, la combinazione di una dieta intensiva con l’esercizio fisico sarebbe in grado, dopo 18 mesi, di ridurre il dolore al ginocchio associato a questa condizione e la mobilità in misura superiore a quanto si otterrebbe solamente con la dieta o con l’esercizio fisico presi singolarmente. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Jama da un’equipe di ricercatori USA.
“L’OA rappresenta la principale causa di disabilità cronica negli adulti anziani. L’OA al ginocchio, in particolare, rappresenta la più frequente causa di disabilità e di riduzione della qualità della vita, ed è noto come l’obesità sia un fattore di rischio maggiore di OA al ginocchio. Le opzioni di trattamento dell’OA al ginocchio sono inadeguate allo stato attuale; dei pazienti trattati farmacologicamente, solo la metà sperimenta una riduzione percentuale del 30% del dolore associato a questa condizione, in assenza di un miglioramento della funzione fisica – si legge nell’introduzione del lavoro.
Obiettivo del trial, pertanto, alla luce delle considerazioni sopra menzionate, è stato quello di valutare se una riduzione ponderale uguale o superiore al 10% rispetto al peso iniziale, indotta dalla dieta e associata o meno ad attività fisica, fosse in grado di ridurre il carico articolare e l’infiammazione e di migliorare gli outcomes clinici meglio della sola attività fisica.
A tal scopo, sono stati reclutati nello studio, un trial monocentrico condotto tra il 2006 e il 2011, 454 soggetti in sovrappeso o francamente obesi (BMI= 27-41 kg/m2), di età uguale o inferiore a 55 anni, con documentazione radiografica di OA al ginocchio.
Questi sono stati randomizzati, in aperto, ad uno dei tre interventi programmati: - perdita di peso intensiva con sostituti del pasto, restrizione calorica sostanziale (800-1.000 Kcal/die), sessioni di gruppo settimanali o quindicinali di educazione e comportamento alimentare, e sessioni periodiche individuali di supporto - avvio di un programma di allenamento ad attività fisiche aerobiche o di resistenza da 1 ora per 3 giorni alla settimana, da effettuare inizialmente presso il centro di reclutamento dei pazienti e successivamente a casa, se preferito - intervento combinato dieta-attività fisica.
Dopo 18 mesi di intervento, i risultati principali osservati sono stati i seguenti: - la riduzione ponderale media osservata è stata maggiore nel gruppo che prevedeva l’intervento combinato dieta-attività fisica (-11,4%) o la sola dieta (-9,5%) rispetto al gruppo allocato solo ad un programma di allenamento fisico (-2%). La riduzione ponderale era statisticamente significativa per entrambi i gruppi che prevedevano il ricorso alla dieta vs. il gruppo sottoposto solo ad attività fisica (P<0,001) - i soggetti sottoposti ad intervento combinato dieta-attività fisica si caratterizzavano per una maggiore riduzione del dolore al ginocchio, sia rispetto al gruppo sottoposto solo ad attività fisica (3,6 vs 4,7 su una scala graduata di 20 punti; P=0,004) che al gruppo sottoposto solo ad intervento dietetico (3,6 vs 4,8; P=0,001) - i punteggi legati alla funzionalità fisica sono risultati migliori nel gruppo sottoposto ad intervento combinato dieta-attività fisica sia rispetto al gruppo sottoposto solo ad attività fisica (14,1 vs 18,4 su una scala graduata di 68 punti; P<0,001) che al gruppo sottoposto solo ad intervento dietetico (14,1 vs 17,4; P=0.003). - la qualità della vita legata allo stato di salute è risultata migliore nel gruppo sottoposto ad intervento combinato dieta-attività fisica rispetto al gruppo sottoposto solo ad attività fisica (44,7 vs 41,9 sulla scala SF-36 graduata di 100 punti; P=0,005). Non è stata raggiunta la significatività statistica nel confronto tra i due gruppi di trattamento che prevedevano la dieta (monoterapia o terapia di combinazione) - nei soggetti sottoposti ad intervento combinato la riduzione dei livelli di IL-6 (un marker infiammatorio) è stata maggiore rispetto ai livelli della citochina rilevati nei soggetti sottoposti solo ad attività fisica
Nel commentare i risultati, il dr. Messier, autore principale dello studio, ha rimarcato come tutti i gruppi considerati presentassero la stessa riduzione del punteggio legato al dolore a 6 mesi, per poi differenziarsi a 18 mesi, con un vantaggio nel gruppo allocato al trattamento combinato dieta-esercizio fisico (riduzione del dolore del 50% nei soggetti che hanno completato lo studio).
In conclusione, i risultati di questo studio suggeriscono come la perdita di peso intensiva potrebbe avere sia benefici anti-infiammatori che biomeccanici. Perché ciò sia possibile, tuttavia, è necessario il mantenimento di un calo ponderale medio superiore al 10% del peso iniziale, in associazione all’esercizio fisico.
Messier SP et al. Effects of Intensive Diet and Exercise on Knee Joint Loads, Inflammation, and Clinical Outcomes Among Overweight and Obese Adults With Knee OsteoarthritisThe IDEA Randomized Clinical Trial. JAMA. 2013;310(12):1263-1273. doi:10.1001/jama.2013.277669. Torna all'archivio