Diagnosi differenziale di artrite psoriasica e osteoartrosi, risultati promettenti con alcuni marcatori solubili
Venerdi 19 Aprile 2019
Nicola Casella
Alcuni marker sierici del metabolismo della cartilagine, legati alla sindrome metabolica e all’infiammazione sono espressi in maniera diversa nei pazienti con artrite psoriasica (PsA), osteoartrosi (OA) e nei soggetti sani. Queste le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato su ARD, che suggeriscono il loro possibile impiego futuro nella diagnosi differenziale delle due condizioni cliniche sopracitate.
Razionale e obiettivi dello studio I pazienti affetti da osteoartrosi (OA) possono presentare somiglianze con quelli affetti da artrite psoriasica (PsA), considerando alcune manifestazioni di entrambe le patologie, come il coivolgimento dell’articolazione distale interfalangea e il dolore lombare.
Pertanto, l’identificazione di marcatori solubili, in grado di distinguere la PsA dall’OA, potrebbe essere di grande aiuto nello sviluppo di strumento per i medici con limitata esperienza nel campo, al fine di identificare meglio i pazienti con PsA.
L’ipotesi vagliata dagli autori di questo nuovo studio è stata quella di un coinvolgimento di alcuni marker solubili del metabolismo della cartilagine, legati alla sindrome metabolica e all’infiammazione nel differenziare i pazienti con PsA da quelli con OA.
A tal scopo, l’attenzione dei ricercatori si è focalizzata sulla misurazione dei livelli di 15 marcatori delle tre categorie sopra-citate in pazienti con PsA, OA o in individui sani. Nello specifico, sono stati valutati i livelli di: - 2 marker del metabolismo della cartilagine (COMP, acido ialuronico) - 6 marker legati alla sindrome metabolica (adiponectina, adipsina, resistina, HGF, insulina, leptina) - 7 marker legati alla risposta infiammatoria/immunitaria (CRP, IL-1beta, IL-6, IL-8, TNF-alfa, MCP-1, NGF
Sono stati ottenuti campioni di siero da pazienti con PsA e OA, rispettivamente.
I pazienti con OA non erano affetti da artriti infiammatorie e i controlli sani non presentavano condizioni autoimmunitarie o storia familiare di PsA.
Sono stati ottenuti campioni sierici di OA al tempo dell’intervento di artroplastica del ginocchio o dell’anca, mentre campioni sierici di pazienti con PsA e dei controlli sono stati ottenuti in occasione di una sessione di analisi cliniche di laboratorio pianificate.
La misurazione dei marker di metabolismo della cartilagine, di quelli legati alla sindrome metabolica e all’infiammazione è stata fatta mediante saggi ELISA. Il confronto tra i livelli dei diversi marcatori è stato fatto mediante test Kruskal-Wallis.
Infine, sono state condotte analisi di regressione legistica per identificare i marker in grado di differenziare la PsA dall’OA.
Risultati principali Sono state condotte analisi su 77 pazienti con PsA, 201 con OA e 76 controlli. Un set di analisi a parte, effettuato per validare il modello multivariato finale, prevedeva l’impiego di 73 pazienti con PsA e di 75 pazienti con OA.
In entrambi i set di analisi, è emerso che i pazienti con OA erano in età più avanzata rispetto a quelli con PsA (p<0,0001). Su 15 marker totali valutati, 12 erano espressi in modo diverso nei 3 gruppi di pazienti in studio: COMP, acido ialuronico, resistina, HGF, insulina, leptina, CRP, IL-6, IL-8, TNF-alfa, MCP-1, NGF (tutti p<0,001).
Nelle analisi multivariate è emerso che i livelli di COMP (OR=1,24; IC95%=1,06-1,46), resistina (OR=1,26; IC95%=1,07-1,48), MCP-1 (OR=1,28; IC95%=0,10-1,48), e NGF (OR <0,001; IC95% <0,001-0,25) erano associati in modo indipendente con la PsA rispetto all’OA.
Da ultimo, è stata costruita la curva ROC, utilizzando il modello che teneva conto dell’età anagrafica e del sesso di appartenenza. L’AUC di questi 4 biomarcatori è stata pari a 0,9984, rispetto all’AUC di 0,8727 per il modello che utilizzava solo i dati relativi all’età e al sesso (p<0,001).
Stessi risultati sono stati ottenuti nel set di validazione dello studio, a conferma della capacità della quaterna di biomarker identificati di discriminare in modo efficace le due condizioni cliniche.
Riassumendo Nel commentare i risultati del loro lavoro, i ricercatori hanno sottolineato come la validazione dei risultati, effettuata in due gruppi indipendenti di pazienti, unita all’elevata sensitività e specificità del panel di biomarcatori identificati, sia molto promettente ai fini di un possibile impiego di questo panel per la diagnosi differenziale di PsA e di OA.
Ciò premesso, i ricercatori non hanno sottaciuto alcuni limiti metodologici intrinseci dello studio, come il fatto che i pazienti con OA inclusi erano, nello specifico, solo quelli sottoposti a chirurgia articolare e, pertanto, non rappresentativa della popolazione generale di pazienti con OA.
“E’ necessario, pertanto – concludono – replicare questi risultati utilizzando pazienti con OA visti in Medicina Generale o nei Reparti clinici di Reumatologia”.
Nicola Casella
Bibliografia Chandran V et al. Serum-based soluble markers differentiate psoriatic arthritis from osteoarthritis [published online March 25, 2019]. Ann Rheum Dis. doi:10.1136/annrheumdis-2018-214737 Leggi