CROI 2008: Qualità dell'assistenza in Reumatologia
Giovedi 19 Giugno 2008
Alessandro Mannoni Ambulatorio di Reumatologia, Ospedale Piero Palagi, Azienda Sanitaria di Firenze.
Il 2 Aprile scorso, nel corso del congresso CROI, si è svolta una sessione dal titolo "Qualità dell'assistenza in Reumatologia". Si è trattato non degli aspetti tecnico-professionali del nostro lavoro, come avviene nella maggior parte delle sessioni nei congressi cui siamo soliti partecipare, ma di tematiche organizzative e gestionali. Nel primo intervento dal titolo "Modalità innovative di assistenza alle malattie croniche: il Chronic care Model" Maria Teresa Mechi che dirige la S.S. Innovazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari nell'Azienda Sanitaria di Firenze ha sottolineato l'importanza per le organizzazioni sanitarie di individuare nuove strategie di assistenza per i malati cronici che nei prossimi decenni aumenteranno considerevolmente, visto l'aumento dell'aspettativa di vita nella nostra popolazione ed ha illustrato un modello messo a punto dal MacColl Institute for Healthcare Innovation di Seattle e adottato da diversi sistemi sanitari, sotto il patrocinio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Tale modello, ha precisato Mechi, è fortemente orientato all'organizzazione dell'erogazione delle cure, privilegiando un approccio proattivo, in un sistema centrato su un paziente "esperto" e reso autonomo in gran parte della gestione della sua malattia (promozione del self management) che collabora attivamente con il team dei professionisti sanitari. Questi ultimi condividono linee guida basate sull'evidenza scientifica per la gestione delle malattie croniche e dati clinici dei pazienti cronici mediante l'utilizzo dei sistemi informativi.
La relazione successiva dal titolo "Governo clinico nelle patologie muscolo-scheletriche: l'esperienza della ASL Caserta 1" è stata tenuta da Salvatore Moretti che ha illustrato un'esperienza di clinical governance in medicina generale che ha avuto come obbiettivo la diffusione nella medicina territoriale della cultura della medicina basata sulle evidenze e dell'approccio epidemiologico ai problemi di salute ai fini di utilizzare più correttamente le risorse disponibili. L'utilizzo di un database da parte dei MMG ha permesso analisi di farmacoutilizzazione che sono state utilizzate in attività di audit clinico nell'ambito di un programma di formazione continua. Il lavoro di revisione critica della letteratura e dei dati di farmacoutilizzazione ha portato alla messa a punto di percorsi diagnostico-terapeutici su patologie di impatto rilevante come l'artrosi e le artropatie infiammatorie.
Ha chiuso la sessione il nostro Collega Salvatore Scarpato che ha preso in esame il problema delle liste di attesa in reumatologia, ha esaminato le normative esistenti nel nostro Paese e le esperienze pilota condotte in alcune regioni ed ha accennato al progetto Reuclide (REUmatologia e Contenimento Liste D'attesa) proposto da un gruppo di studio CROI che prevede fra l'altro la stratificazione della domanda per priorità cliniche e dell'offerta in termini di complessità assistenziale in base alle caratteristiche del problema presentato dal paziente.
La giornata si è poi conclusa con una brillante lettura magistrale sul governo clinico tenuta da Roberto Grilli, Direttore Generale dell'Agenzia Regionale di Sanità dell'Emilia Romagna che ha ribadito l'importanza di ridefinire gli assetti di governo nelle organizzazioni sanitarie (con particolare riferimento alla relazione fra manager e clinici) con l'auspicio di giungere ad un'alleanza costruttiva fra le due componenti ("Governo clinico è governo con i clinici").
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