Biologici contro l'artrite non aumentano il rischio di cancro
Venerdi 27 Maggio 2011
I farmaci biologici impiegati nella cura delle malattie reumatiche come adalimumab, certolizumab pegol, etanercept, infliximab e golimumab utilizzati in pazienti con artrite reumatoide, non sembrano aumentare il rischio di cancro. E' il risultato di un'analisi di oltre 13mila pazienti, presentata a Londra in occasione del Congresso annuale dell'Eular.
Lo studio ha analizzato i dati di 13.699 pazienti inclusi nel registro danese DANBIO, iniziato in Danimarca nel 2000 per monitorare il trattamento con farmaci biologici di pazienti con artrite reumatoide, artrite psoriasica e spondilite anchilosante. Dei pazienti inclusi nel registro, 5.598 era in trattamento con farmaci anti-TNF. La maggior parte dei pazienti trattati con farmaci anti TNF aveva ricevuto una diagnosi per artrite (n=3.496), 858 pazienti erano trattai per spondilite anchilosante e 670 per un'artrite psoriasica, la parte rimanente per alter condizioni reumatologiche che richiedevano questi farmaci. I dati di questi pazienti sono stati confrontati con quelli di 8.101 soggetti che non assuemvano farmaci anti TNF.
Dallo studio è emerso che nei 9 anni di follow-up, l'RR pari a 1,03 (IC 95% 0,82-1,30) non era aumentato per i pazienti in trattamento con anti-TNF, rispetto a quelli che non avevano mai ricevuto tali farmaci. Inoltre, il rischio di sviluppare il cancro non era dipendente dal tipo di artrite, inclusa artrite reumatoide (RR=1,05, IC 95% 0,82-1,34), artrite psoriasica (RR=1,98 IC 95% 0,24-16,18) o altri tipi di artrite (RR=0,79 IC 95% 0,08-8,33).
Lo studio ha mostrato che solo il 3% dei pazienti analizzati, in trattamento con farmaci anti-TNF, ha sviluppato il cancro entro i 9 anni di follow-up e il rischio di sviluppare il tumore non era dipendente dal tipo di artrite. Il rischio di sviluppare il cancro non era inoltre correlato alla durata della terapia con anti-TNF e dal tipo di farmaco anti-TNF utilizzato.
Un'ulteriore studio presentato all'Eular ha comparato il tasso di mortalità di 3.431 pazienti in trattamento con etanercept a quella di 1.365 soggetti trattati con farmaci DMARD. I dati provenivano da un ampio studio ossservazionale condotto nel Regno Unito. Da questo studio è emerso che il tasso grezzo di mortalità era inferiore nel gruppo trattato con etanercept, rispetto al gruppo trattato con DMARD (1,31% vs 2,27%) anche se tale differenza non ha raggiunto la significatività.
Dreyer L, et al "No increased cancer risk in patients with rheumatoid arthritis, psoriatic arthritis or other arthritides treated with anti-tumor necrosis factor agents -- a long-term follow-up study from the nationwide Danish DANBIO registry -- poster tours" Ann Rheum Dis 2011; 70(Suppl3): 410Torna all'archivio