Terapia

Artrite reumatoide, ultrasuoni marker di risposta precoce ad abatacept

In pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), l'adozione di punteggi compositi ecografici Power Doppler e in scala di grigi (PDUS) risulta essere responsiva alle variazioni che si verificano nelle sede articolari infiammate a seguito della somministrazione di abatacept.

Queste le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori francesi e italiani per conto della OMERACT-EULAR-Ultrasound Task Force, pubblicato online ahead-of-print sulla rivista Annals of the Rheumatic Diseases (1).  

“L'ecografia Power Doppler e in scala di grigi (PDUS) rappresenta una tecnica di imaging promettente e non invasiva, in grado di valutare le sinoviti associate all'AR: numerosi studi presenti in letteratura suggeriscono come la PDUS sia in grado di fornire informazioni aggiuntive alla valutazione clinica e radiografica convenzionale – ricordano gli autori nell'introduzione al lavoro.”

“Nello specifico – continuano gli autori – la PDUS si è dimostrata in grado di rilevare la presenza di sinovite con sensitività e specificità paragonabile alle tecniche di imaging a risonanza magnetica (MRI) e, al contempo, potrebbe rappresentare un'opzione meno scoraggiante per i pazienti e un'alternativa alla MRI più accessibile nella pratica clinica. La PDUS, inoltre, è in grado anche di valutare più articolazioni in un breve periodo di tempo”.

Sono stati proposti vari sistemi di valutazione, mediante punteggio, delle sinoviti identificate mediante PDUS (2). Tali sistemi variano in relazione alla definizione di sinovite individuata per via ecografica e in base al metodo utilizzato (Doppler o in scala di grigi). Inoltre non vi è ancora consenso sul numero e la specificità delle articolazioni da sottoporre a valutazione.

“Nonostante tutto ciò – affermano gli autori - i dati provenienti dagli studi fin qui pubblicati concordano nel ritenere utili tutti i sistemi di valutazione mediante punteggio applicabili alla PDUS al monitoraggio della risposta precoce al trattamento con il farmaco biologico utilizzato nei pazienti affetti da AR, indipendentemente dalla correlazione con gli altri outcome clinici”.

L'OMERACT-EULAR-Ultrasound Task Force, lavora alla standardizzazione dell'impiego dell'ecografia nell'AR ed ha sviluppato un sistema di punteggio composito (the OMERACT– EULAR composite PDUS score) per individuare e classificare le sinoviti.

Questo sistema di punteggio composito combina il punteggio ottenuto dalla valutazione dell'iperplasia sinoviale (SH) infiammatoria e dal segnale power Doppler (PD) nelle articolazioni sottoposte a scansione. SH dertermina il punteggio. Pertanto, in assenza di PD, la presenza si SH in scala di grigi contribuisce al punteggio PDUS finale composito.
Dal momento che la sensititività Doppler può variare in relazione alla qualità dell'apparecchiatura utilizzata, il punteggio composito permette di evitare sottostime dell'infiammazione misurate solo con tecnica Doppler.

Lo studio in questione è il primo lavoro internazionale prospettico disegnato allo scopo di verificare la capacità del punteggio composito PDUS di misurare la risposta precoce e i tempi di risposta al trattamento con abatacept in pazienti con AR attiva (nonostante un trattamento pregresso con MTX) e naive ai farmaci biologici .

Atal scopo, i ricercatori hanno passato al setaccio i dati relativi a 89 pazienti con AR, che avevano completato fase di trattamento in aperto, della durata di 24 settimane, con abatacept, disponibile in Italia per il trattamento dell'AR dal 2007, un modulatore selettivo della co-stimolazione delle cellule T, che previene l'attivazione di queste cellule mediante blocco dei segnali di co-stimolazione richiesti per generare una risposta immunitaria alle proteine e agli antigeni peptidici.

Le articolazioni infiammate sono state valutate individualmente mediante il punteggio composito PDUS determinato secondo le modalità sopra indicate.

I punteggi massimi per ciascuna articolazione sono stati aggiunti al punteggio GLOESS  (Global OMERACT-EULAR Synovitis Score) per le articolazioni bilaterali metacarpofalangee 2-5 al basale. Altri set articolari sono stati valutati per confronto.
Inoltre, sono stati effettuati screening aggiuntivi a vari tempi (1, 2, 4, 6, 8, 12, 16, 20 e 24 settimane).

I risultati ottenuti hanno documentato segni di miglioramento alla PDUS già ad una settimana dall'inizio del trattamento, con una riduzione media del punteggio GLOESS pari a 0,7 rispetto al basale.

Trend simili sono stati registrati per i punteggi PDUS nelle sinoviti a livello delle singole articolazioni, con un miglioramento statisticamente significativo già nel corso della prima settimana dall'inizio del trattamento.

In conclusione, sulla base di questi risultati, lo studio suggerisce il ricorso precoce alla valutazione ecografica (ad un mese dall'inizio del trattamento, per esempio).

Se ciò non è possibile,  si consiglia invece di non superare i 3 mesi per ricorrere a valutazione ecografica in quanto questo sembra essere il set temporale nel quale è possibile osservare sia una risposta clinica che una risposta ultrasonografica al trattamento.

Nuovi studi sono ora necessari per testare la validità del punteggio PDUS composito sia in altre categorie di pazienti con AR, sia in pazienti trattati con un farmaco biologico diverso da abatacept (come i farmaci anti-TNF).

Bibliografia

1) D'Agostino M-A et al. Value of ultrasonography as a marker of early response to abatacept in patients with rheumatoid arthritis and an inadequate response to methotrexate: results from the APPRAISE study. ARD Online First, published on November 20, 2015 as 10.1136/annrheumdis-2015-207709
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2) Mandl P, et al. A systematic literature review analysis of ultrasound joint count and scoring systems to assess synovitis in rheumatoid arthritis according to the OMERACT filter. J Rheumatol 2011;38:2055–62.
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