Artrite reumatoide, MTX efficace in monoterapia quanto terapia combinazione con altri DMARDcs
Lunedi 24 Aprile 2017
Dai risultati della review sistematica di letteratura (1) utilizzata per l'update 2016 delle Linee Guida EULAR sul trattamento dell'artrite reumatoide (AR) (2), è emerso chiaramente come l'utilizzo di metotressato (MTX) non sia meno efficace del suo impiego in combinazione con altri DMARDcs.
Inoltre, nella stessa review, pubblicata online recentemente su Annals of the Rheumatic Diseases (1), è stato dimostrato che l'aggiunta di GC a DMARDcs potrebbe essere utile, purchè bilanciata in base al rischio di tossicità mentre i due DMARDts attualmente disponibili sul mercato, tofacitinib e baricitinib, sarebbero anch'essi molto efficaci contro la malattia.
I ricercatori sono pervenuti a questi risultati dopo aver condotto una ricerca sistematica della letteratura di tutti i trial clinici randomizzati condotti tra il 2013 e il 2016 per valutare l'efficacia di GC, DMARDcs e DMARDts sull'AR.
La ricerca bibliografica esperta ha portato all'identificazione di 4 studi sull'impiego dei GC che hanno dimostrato come i pazienti senza fattori prognostici scarsi sperimentino un beneficio dall'aggiunta di GC a MTX.
A tal riguardo, è emerso che il beneficio dei GC si palesa indipendentemente dal regime posologico utilizzato.
Passando ai DMARDcs, dalla rassegna sistematica della letteratura sono stati identificati due nuovi studi che hanno messo a confronto la monoterapia con MTX com la terapia di combinazione con DMARDcs. In particolare, nello studio tREACH, non sono emerse, alla fine dei 12 mesi dello studio, differenze tra i gruppi in relazione all'attività di malattia, all'abilità funzionale e alla progressione radiografica di malattia, utilizzando l'approccio T2T. Nello studio CareRA, inoltre la terapia di combinazione con DMARDcs non è risultata superiore alla monoterapia con MTX mentre quest'ultima si è caratterizzata per una maggiore tollerabilità.
Infine, per quanto riguarda i DMARDts, tofacitinib e baricitinib si sono rivelati più efficaci del placebo (MTX) in popolazioni di pazienti differenti.
Come è noto, tofacitinib è il primo inibitore di Jak chinasi approvato per il trattamento di AR in molti paesi mentre baricitinib è stato recentemente approvato dalla Commissione europea per la terapia dell'AR da moderata a severa.
La review ha confermato che tofacitinib presenta effetti benefici sull'attività di malattia, la funzione fisica, la progressione radiografica di malattia e gli outcome riferiti dai pazienti con AR all'esodio (DMARD-naive) come da quelli con malattia conclamata, refrattari al trattamento con DMARDcs e DMARDb.
Baricitinib, invece, è risultato efficace sia nei pazienti naive a MTX che dopo fallimento terapeutico con farmaci con meccanismi d'azione differenti. In ragione della scarsa disponibilità di dati relativi alla safety a lungo termine dei DMARDts nella real life, si raccomanda ai reumatologi di tener presenti i dati di safety ottenuti tramite i trial clinici randomizzati e di seguire le avvertenze riportate in scheda tecnica, contenente informazioni su AE e monitoraggio dei parametri di laboratorio.
NC
Bibliografia 1. Chatzidionysiou K et al. Efficacy of glucocorticoids, conventional and targeted synthetic disease-modifying antirheumatic drugs: a systematic literature review informing the 2016 update of the EULAR recommendations for the management of rheumatoid arthritis. ARD Online First, published on March 29, 2017 as 10.1136/annrheumdis-2016-210711 LeggiTorna all'archivio