Artrite reumatoide, in Piemonte mancano le strutture
Giovedi 19 Giugno 2008
Nel corso di un incontro con la stampa regionale e nazionale, presenziato dai dr.i Vittorio Modena, Raffaele Pellerito e Paolo Clerico, è stata presentata la difficile situazione piemontese per quanto concerne l'assistenza ai malati di artrite reumatoide. Una situazione paradigmatica di quanto accade in molte se non tutte le regioni italiane.
Sono 20-40 mila in Piemonte i malati di artrite reumatoide, ma il 50% non ottiene una diagnosi corretta e tempestiva o un trattamento adeguato. Due le principali carenze evidenziate dalle associazioni di malati piemontesi: la mancanza di una vera e propria rete reumatologica che serva in modo omogeneo il territorio regionale e la carenza di specialisti reumatologi.
La spesa sostenuta in Regione Piemonte per i farmaci biologici con indicazioni reumatiche nel 2007 è stata di circa 24 milioni di Euro per un totale di circa 1.000 pazienti trattati.
Attualmente sono solo 16 i centri autorizzati alla distribuzione dei farmaci biologici in Piemonte a cui, su richiesta dell'associazione dei pazienti, sono stati aggiunti gli specialisti ambulatoriali interni in grado di assicurare tramite le strutture ospedaliere anche l'eventuale somministrazione infusionale dei farmaci, e gli specialisti reumatologi che operano negli ambulatori specialistici delle ASL.
La maggioranza dei servizi ambulatoriali presenti presso alcune Aziende Sanitarie Locali è priva di servizi reumatologici. I centri ospedalieri con un reparto di Reumatologia autonomo sono solo 2, l'Ospedale di Vercelli e l'Ospedale Le Molinette di Torino. I posti letto sono in continua diminuzione e non vengono nemmeno offerte nuove disponibilità ai day hospital. E il numero di specialisti ambulatoriali è totalmente insufficiente a coprire il fabbisogno della Regione: sono appena 6.
La carenza di servizi reumatologici in Piemonte è legata anche alla mancanza di un numero adeguato di reumatologi anche perchè in Piemonte non esiste una scuola di specializzazione in Reumatologia presso l'Università di Torino.
Segnali positivi arrivano dalla collaborazione fra l'Assessorato alla Sanità e l'associazione A.Pi.Ma.R. che hanno recentemente costituito un gruppo di lavoro per valutare la situazione esistente e definire strategie di azione e programmi di intervento in campo reumatologico al fine di raggiungere una maggiore integrazione fra i soggetti e le strutture coinvolte, per garantire una continuità nel percorso assistenziale e un'equità di accesso dei cittadini.
Comunicato stampa Burson-Marsteller Healthcare Egida di ANMAR e di A.Pi.Ma.R. Torna all'archivio