Artrite reumatoide, effetto dell'età sul punteggio di attività di malattia DAS28
Venerdi 20 Dicembre 2019
Nicola Casella
L’innalzamento, legato all’età, di valori di VES e della conta di 28 articolazioni tumefatte (28-SJC), in assenza di incrementi corrispondenti rilevanti sia della valutazione globale di malattia da parte del paziente (PGA) che della conta delle 28 articolazioni dolenti (28-TJC), potrebbe dipendere dal fatto che alcuni processi legati all’invecchiamento, come l’incremento fisiologico dei valori di VES, e le variazioni a carico dei tessuti molli, contribuiscono ad un punteggio DAS28 più elevato nei pazienti più anziani. Questi i risultati di uno studio, presentato sotto forma di “concise report”, recentemente pubblicato su Rheumatology.
Razionale e disegno dello studio Il punteggio DAS28 viene comunemente utilizzato per misurare l’attività di malattia. In origine, questo indice composito era stato sviluppato in uno studio di popolazione con pazienti aventi un’età mediana di 55 anni, ma non si può escludere che tale punteggio si comporti diversamente in pazienti di età più avanzata.
Alcune evidenze limitate suggeriscono che l’osteoartrosi (OA) e le variazioni legate all’età dei tessuti molli hanno un impatto negativo sul dolore e sui criteri di remissione di malattia. Ad esempio, i ricercatori hanno concluso che solo il 15% della popolazione generale di età superiore ai 50 anni soddisfa i 4 criteri ACR di remissione di AR. Non solo: è noto anche che i livelli di VES aumentano con l’età.
Tali osservazioni, nel complesso suggeriscono che potrebbe essere utile prendere in considerazione il fattore età sulle componenti del punteggio DAS28-ESR in pazienti affetti da AR.
Di qui il nuovo studio, che ha utilizzato il punteggio DAS28 e le sue componenti allo scopo di studiare l’effetto potenziale dell’invecchiamento in pazienti con AR naive alla terapia con DMARDs provenienti dal Norwegian Register of DMARDs.
A tal scopo, i ricercatori sono ricorsi ad un’analisi di regressione lineare per esplorare le associazioni possibili tra l’età (<45, 45-65, e >65 anni) e ciascuna delle componenti del punteggio DAS28, tenendo presente anche il sesso di appartenenza e il livello di istruzione.
Essendo state rilevate interazioni statisticamente significative tra l’età e il sesso di appartenenza sia pe la conta articolare (articolazioni tumefatte e dolenti), che per il punteggio PGA che per i livelli di VES (p<0,001), i ricercatori hanno effettuato una stratificazione dei pazienti per l’analisi di regressione sulla base del sesso di appartenenza. Essendo anche il livello di istruzione una covariata significativa, i ricercatori hanno calcolato i punteggi in base a livelli differenti di istruzione lungo lo spetto delle categorie di età sopra indicate.
La durata di malattia non è stata inclusa nel modello di calcolo in quanto non si è dimostrata essere un fattore confondente significativo.
Risultati principali Sono stati estrapolati dal registro i dati al basale relativi a 2.037 pazienti (età media: 55.2 anni; 68% donne). Rispetto al gruppo di pazienti più giovane, gli uomini di età >65 anni con un livello di istruzione intermedio mostravano una conta di articolazioni tumefatte più elevata del 25% e livelli di VES innalzati del 56%.
Le donne con livello di istruzione intermedio, invece, hanno presentato una conta di articolazioni tumefatte più elevata del 27% e livelli di VES innalzati del 51%.
Sono risultate trascurabili, invece, le differenze tra le conte di articolazioni dolenti e i punteggi PGA (uomini: 28-TJC 3% e PGA 1%; donne: 28-TJC 1% e PGA 2%).
La differenza di punteggio totale DAS28-ESR tra la categoria di pazienti più giovani e più anziani è stata pari al 10%, indipendentemente dal sesso. In valori assoluti, il punteggio DAS28 è stato pari a 5,5 nel gruppo di pazienti più anziani vs. 5 nei più giovani.
Limiti e implicazioni dello studio Nel commentare i risultati, i ricercatori non hanno sottaciuto alcuni limiti metodologici del loro lavoro, come l’impiego di dati provenienti da pazienti naive ai DMARD entrati nel registro, e il potenziale di alcune variabili confondenti.
Ciò premesso, “…lo studio indica che l’età si associa in modo statisticamente significativo con il punteggio DAS28-ESR, con i valori di ESR e della conta delle 28 articolazioni tumefatte che guidano tale incremento”. “A questo punto – aggiungono i ricercatori nelle conclusioni – sarebbe opportuno che, nei prossimi studi, venisse effettuata la validazione delle misure di attività di malattia nei pazienti anziani con AR, dove si prevede la valutazione dell’influenza delle comorbilità e dell’invecchiamento fisiologico. L’effetto dell’età sul punteggio DAS28, infatti, potrebbe essere rilevante nell’instaurazione di una strategia treat-to-target”.
Nicola Casella
Bibliografia van Onna M et al. What do we measure with 28-joint DAS in elderly patients? An explorative analysis in the NOR-DMARD study [published online October 26, 2019]. Rheumatology (Oxford). doi:10.1093/rheumatology/kez490 LeggiTorna all'archivio