Artrite reumatoide, confermata sostanziale concordanza tra outcome soggettivi e oggettivi di malattia
Venerdi 19 Luglio 2019
Nicola Casella
Esiste una sostanziale concordanza, in pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), tra gli episodi di recidiva riferiti dai pazienti (indicativi di aumento dell'attività di malattia) e alcune misurazioni cliniche di comune utilizzo. Lo dimostrano i risultati di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Rheumatology.
In questo studio prospettico, di disegno osservazionale, i ricercatori hanno valutato l'associazione esistente tra gli episodi di riacutizzazione di malattia (articolazioni tumefatte e dolenti) riferiti dai pazienti stessi, l'incremento dell'attività di malattia dopo una valutazione clinica, e le tumefazioni scoperte mediante ecografia, un un campione di pazienti affetti da AR.
Per essere inclusi nello studio, era necessario che i pazienti soddisfacessero i criteri ACR1987 relativi all'AR o quelli congiunti ACR/EULAR del 2010. Inoltre, dovevano mostrare sieropositività al fattore reumatoide o agli ACPA, essere in terapia stabilizzata con DMARD, e non aveve tumefazioni articolari al basale.
I ricercatori hanno raccolto, all'inclusione nello studio, i dati demografici e quelli relativi alla valutazione clinica dei paienti. A loro volta, questi ultimi hanno completato un questionario ad hoc sugli episodi di riacutizzazione di malattia riferiti dai pazienti (the Flare Instrument and the Outcome Measures in Rheumatology flare) e sono stati sottoposti anche a valutazioni ecografiche.
Quando un paziente riferiva un episodio di recidivazione di malattia, doveva contattare l'ospedale per una visita di controllo, pianificata non entro tre giorni dall'evento.
I risultati Gli 80 pazienti inclusi nello studio avevano un'età media di 64,8 anni ed erano, in prevalenza, di sesso femminile (69%), con una durata media di malattia pari a 10,3 anni. Nel corso di un anno di follow-up, il 36% dei pazienti ha riferito un episodio di riacutizzazione di malattia alla mano, e tutte le misurazioni di attività di malattia sono aumentate in concomitanza con la visita post-recidiva, con un incremento del punteggio DAS28CRP (p<0,001) e una percentuale di pazienti del 65,5% che soddisfaceva i criteri DAS per la definizione di un episodio di recidiva.
Gli esami ecografici all'inizio dello studio avevano indicato la presenza di sinovite e tenosinovite, rispettivamente, nel 63,8% e nel 19% dei polsi dei pazienti. In presenza di episodi di recidiva, invece, le percentuali salivano, rispettivamente, all'84,5% e al 41% dei polsi dei pazienti.
Quanto alla valutazione clinica, le percentuali più elevate di concordanza tra gli episodi di recidiva di malattia riferiti dai pazienti e la valutazione per la presenza di tumefazione o dolenza articolare si sono avute a livello dell'articolazione prossimale interfalangea (93% e 83%), dell'articolazione metacarpofalange (88% e 82%) e del polso (79% in entrambi i casi).
Non solo: la concordanza tra la valutazione clinica e l'ecografia è risultata più elevata ancora una volta per l'articolazione interfalangea (74-81%), quella metacarpofalangea (60.65%) e per il polso (41%).
La specificità per le articolazioni tumefatte e dolenti è risultata elevata sia per gli episodi di recidiva riferiti dai pazienti che per le valutazioni cliniche (86-100% e 88-100%, rispettivamente), mentre la sensitività per le articolazioni sopra descritte è risultata inferiore sia nell'uno che nell'altro caso (12-34% e 4-32%, rispettivamente).
Riassumendo Al di là di alcuni limiti intrinseci dello studio (ridotta dimensione del campione di pazienti, che ha incluso solo quelli sieropositivi al fattore reumatoide e agli ACPA, escludendo gli eventi di effusione), i ricercatori hanno concluso affermando che “l'autovalutazione articolare fatta dai pazienti, caratterizzata da un'elevata concordanza con gli esiti della valutazione clinica, potrebbe rappresentare un possibile aiuto al monitoraggio dei pazienti con AR, ai fini dell'intercettazione degli episodi di recidiva che intercorrono negli intervalli compresi tra due visite cliniche di controllo”.
Nicola Casella
Bibliografia Kuettel D et al. Flares in rheumatoid arthritis: do patient-reported swollen and tender joints match clinical and ultrasonography findings? [published online June 25, 2019]. Rheumatology. doi: 10.1093/rheumatology/kez231 Leggi