Al via la seconda edizione del Congresso Regionale di Reumatologia della Campania
Mercoledi 27 Marzo 2019
Antonella De Minico
“Comunicare oggi”: è questo il filo conduttore che guiderà la tre giorni di lavori dei Reumatologi in Campania impegnati nelle attività congressuali a Villa Doria D’Angri, presso l’Università Parthenope, dal 28 al 30 marzo. Un filo che ha capo nella precedente edizione e che si snoderà ancora nel corso degli anni a venire. Perché il tema della comunicazione medico-paziente è articolato e in continua evoluzione.
Nella prima edizione era stato dato il là a progetti e attività di ricerca che avevano come centro il paziente complesso, con patologie in comorbilità. Si sono uniti specialisti differenti, appartenenti a diverse realtà e che si fanno carico della cura della persona su più fronti, dalla struttura universitaria a quelle ospedaliere e territoriali. Grazie al contributo delle Associazioni pazienti, poi, sono state dedicate giornate alla diagnosi precoce di malattie rare aderendo a studi osservazionali proposti dalla SIR (SPRING, Registro per le gravidanze) e dall’EULAR (EUSTAR). In questa edizione si darà quindi anche conto dei risultati di tutti questi progetti e di tutte le attività di ricerca iniziate con il Congresso di Reumatologia campano dell’anno scorso.
«La seconda edizione del Congresso Campano di Reumatologia cade in un momento molto delicato per la Sanità pubblica in Campania. Eternamente in bilico tra piano di rientro e LEA attendiamo una risposta del Ministero per il nuovo piano ospedaliero in Campania, che è in attesa dal 28 dicembre scorso», premette Stefano Stisi, Direttore UOC di Reumatologia, Azienda Ospedaliera “Gaetano Rummo” di Benevento e membro del board scientifico del Congresso di Reumatologia campano. «Anche i malati reumatici attendono risposte, attenzione e rispetto.
La salute pubblica ha bisogno di investimenti, di nuove strutture, di nuove assunzioni per dar vita al necessario ricambio generazionale, e invece tutto ristagna. In risposta all'immobilismo dei decisori, sono tanti i temi scientifici e sociali che toccheremo in questi giorni in reumatologia, tante le collaborazioni con altre branche che intesseremo a partire dai pediatri fino ai dermatologi, agli internisti, agli immunologi. Perché la conoscenza e l'assistenza non sono mai ferme, bensì in continua evoluzione e ricerca di risposte ai bisogni delle persone. Con fiducia e perseveranza andiamo avanti verso lo sviluppo della nostra branca», sostiene Stefano Stisi
Obiettivo di questa edizione è, dunque, quello di allargare gli orizzonti e dare sempre più strumenti formativi innovativi a medici, infermieri e fisioterapisti. Fornendo a tutti aggiornamenti sul clinical management di pazienti reumatologici complessi, che presentano differenti patologie in comorbilità e polifarmacotrattati.
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