Tra pochi giorni prenderà il via il XV Congresso Nazionale del CROI che si svolgerà a Venezia Mestre dal 17 al 19 Maggio. E' tutto pronto e tra pochi giorni per molti dei nostri lettori ci sarà la possibilità di rivedersi e di aggiornarsi, quest'anno con modalità del tutto nuove.
Il programma scientifico è ovviamente pronto e lo potete scaricare qui.
Per la presentazione dello spirito del congresso e delle sue modalità organizzative riprendiamo le parole del presidente del CROI, Luigi Di Matteo. ll congresso «cade in un momento di epocale trasformazione degli assetti politici e istituzionali della Reumatologia Italiana, che avverte, per ogni dove, la necessità di una rimodulazione complessiva dei ruoli delle Istituzioni che operano nel campo reumatologico e, nel contempo, l'urgenza pressante di ottimizzare e sinergizzare l'impiego delle risorse umane e finanziarie.
In questo scenario il CROI ritiene di doversi ritagliare un ruolo, che gli deriva da uno storico radicamento nelle strutture ospedaliere e territoriali, di promozione di tutte le attività che concorrano alla crescita ed alla qualità delle prestazioni sanitarie, per la soddisfazione dell'utenza, ed alla formazione di nuove generazioni di Reumatologi che infondano linfa vitale alla Reumatologia Ospedaliera e Territoriale.
Ecco perchè il tema di questo Congresso Nazionale non è una tematica scientifica "sensu strictu" ma è invece "informazione, formazione, partecipazione", a significare un modello congressuale che vuole essere dedicato alla "persona ed alla professionalità del Reumatologo" quale elemento fondante e insostituibile l'attività assistenziale al malato reumatico.
Pertanto il Congresso si articolerà su una dinamica alternanza di "talk show" clinici o politici, "hot topics", casi clinici, controversie, strumenti e modelli operativi tecnologicamente avanzati, letture magistrali, che focalizzino le tematiche e le problematiche più fortemente sentite e vissute dal Reumatologo nella pratica clinica quotidiana.
Il Congresso perciò dovrà prevedere la partecipazione attiva, interattiva, la più ampia possibile di Reumatologi Ospedalieri e Territoriali e soprattutto una presenza forte di giovani reumatologi, ai quali affidare le sorti future della nostra Società.
Con l'auspicio che questa innovazione nella organizzazione congressuale sia ben accolta dal mondo reumatologico, chiedo il sostegno di tutte le forze in campo, Reumatologi, Aziende Farmaceutiche, Associazioni dei Malati, Società Scientifiche, al fine di concorrere insieme alla realizzazione di quest'evento».