SpA periferica, interrompere farmaci anti-TNF aumenta recidivazione a breve termine
Mercoledi 26 Giugno 2013
Uno studio olandese presentato nel corso del congresso annuale EULAR ha mostrato come la maggioranza dei pazienti trattati per spondiloartrite (SpA) periferica che interrompono un trattamento efficace a base di farmaci anti-TNF vada incontro a recidivazione di malattia in appena 16 settimane.
Come è noto questa classe di farmaci è normalmente molto efficace nel trattamento delle spondiloartriti. Sfortunatamente, però, nella SpA assiale, l'interruzione della terapia con questa classe di farmaci porta a ricaduta veloce in quasi tutti i pazienti. Fino ad ora però, non era noto cosa potesse accadere in caso di interruzione della terapia con farmaci anti-TNF nella SpA periferica.
Per colmare questo gap è stato messo a punto da un'equipe di ricercatori dell'Università di Amsterdam uno studio avente lo scopo di valutare la remissione persistente vs gli episodi di recidivazione di SpA periferica in pazienti che avevano interrotto la terapia con farmaci anti-TNF.
A tal scopo sono stati reclutati 26 pazienti trattati con adalimumab con SpA periferica, che non soddisfacevano i criteri per la spondilite anchilosante (SA) o l'artrite psoriasica (PsA), che sono stati allocati al trattamento con adalimumab per 12 o 24 settimane prima della sospensione del trattamento. Dopo sospensione della terapia i pazienti erano seguiti prospetticamente per 16 settimane e monitorati per un episodio di recidivazione di malattia o peggioramento della sintomatologia.
La condizione di ricaduta era definita in base ai seguenti criteri: - Presenza di una o più articolazioni tumefatte oppure - Score >2 in base alla scala per la valutazione globale dell'attività di malattia (sia da parte del medico che da parte del paziente) oppure - Score >2 in base alla scala BASDAI (Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activity Index) specifica per la valutazione dell'attività di malattia della spondilite anchilosante
Al momento dell'interruzione del trattamento con adalimumab i punteggi di attività di malattia sono risultati bassi: 11 pazienti (il 42% del totale) aveva totalizzato zero punti alla conta di 66 articolazioni tumefatte (SJC66) mentre 14 pazienti (pari al 54% del totale) un punteggio ASDAS (Ankylosing Spondylitis Disease Activity Score) di malattia inattiva. Dopo l'interruzione del trattamento con il farmaco anti-TNF si è osservato, invece, un aumento significativo dei tutti i parametri di attività di malattia. In dettaglio, 19 pazienti (il 73% del totale) è andato incontro a ricaduta di malattia in un tempo medio di appena 10 settimane (±3,2) mentre solo 4 pazienti (il 16% del campione) hanno mantenuto il punteggio SJC66 pari a zero o il punteggio ASDAS corrispondente allo stato di malattia inattiva oltre le 16 settimane dall'interruzione del trattamento.
In conclusione, lo studio ha dimostrato come più del 70% dei pazienti trattati per SpA sia suscettibile ad andare incontro a recidivazione precoce dopo interruzione del trattamento con farmaci anti-TNF.
L'analisi univariata non ha documentato l'esistenza di associazioni significative tra alcuni parametri considerati (quali la durata del trattamento prima dell'interruzione, i parametri di attività di malattia e le caratteristiche cliniche e demografiche) e l'incidenza di recidiva di malattia. Tuttavia, il tempo alla recidiva è risultato correlato alla durata del trattamento con adalimumab e ad un basso punteggio SJC66 al momento dell'interruzione del trattamento.
Paramarta JE, De Rycke L, Heijda TF, et al. Efficacy and safety of adalimumab for the treatment of peripheral arthritis in spondyloarthritis patients without ankylosing spondylitis or psoriatic arthritis. Ann Rheum Dis 2012 [Epub ahead of print]