Da pochi giorni è disponibile nel nostro paese una formulazione sottocutanea di metotrexato, il ‘gold standard' per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide. La novità è stata annunciata da un team di esperti in occasione del congresso internazionale di reumatologia EULAR. Studi clinici presentati durante un simposio all'EULAR documentano come, nei paesi dove il farmaco è già in uso, sia i medici curanti che i pazienti preferiscano la formulazione sottocutanea rispetto a quella intramuscolare. Tra i vantaggi indicati per la nuova formulazione sottocutanea: i bassi volumi da iniettare, 5 volte inferiori alle versioni intramuscolari esistenti, la facilità d'uso delle siringhe pre-riempite e la maggiore tollerabilità.
"Si tratta di un'importante opzione terapeutica per i pazienti affetti da questa patologia" ha spiegato il Professor Sinigaglia, Direttore dell'Unità Operativa Complessa Day-Hospital di Reumatologia dell'Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano. "La preferenza espressa dai pazienti farebbe pensare a una maggiore aderenza alla terapia ed eventualmente anche alla possibilità di una maggiore indipendenza per quei pazienti che, sotto supervisione medica, sono in grado di autosomministrarsi il farmaco per via sottocutanea, operazione particolarmente complessa invece con la versione intramuscolare".
L'artrite reumatoide è una patologia cronica altamente invalidante che colpisce circa 300 mila persone in Italia. Ancora oggi, a 50 anni dalla sua introduzione nella pratica clinica quotidiana, metotrexato è il farmaco più utilizzato per l' artrite reumatoide ed è raccomandato dalle linee guida delle più autorevoli società scientifiche nazionali e internazionali, sia in monoterapia che in combinazione con altri farmaci, inclusi i più nuovi farmaci biologici.
"L'efficacia e la buona tollerabilità del metotrexato sono indiscusse - ha confermato il Professor Carlomaurizio Montecucco, Direttore della Clinica di Reumatologia della Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo e Università di Pavia. "La preferenza del paziente in fase di definizione della terapia al momento della diagnosi, come anche nelle fasi successive della malattia va tenuta in considerazione per aiutare il più possibile il paziente a seguire la prescrizione del medico".
I risultati di altri studi clinici presentati sempre durante il simposio EULAR confermano una maggiore efficacia, simile tollerabilità e ridotti effetti collaterali gastrointestinali della nuova formulazione sottocutanea rispetto all'esistente versione orale a parità di dosaggio, grazie alla sua migliore biodisponibilità.
"Una diagnosi tempestiva al manifestarsi dei sintomi della malattia, come dolore con rigidità mattutina e tumefazioni alle articolazioni, l'immediato trattamento con farmaci efficaci nel modificare e rallentare la progressione dell'artrite reumatoide, i cosiddetti DMARD di cui metotrexato fa parte, e l'aderenza alla terapia da parte del paziente sono fondamentali", ha proseguito il Professor Montecucco.
"La vita quotidiana delle persone affette da artrite reumatoide non è semplice. Per questo è necessario che la terapia sia tempestiva, efficace e anche che sia una terapia con cui è facile convivere" ha sottolineato Gabriella Voltan, Presidente dell'Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR). "Ad esempio una terapia settimanale è più agevole da osservare di una giornaliera e un farmaco che il paziente può anche assumere senza il bisogno di assistenza da parte del medico o di un ‘care giver', che sia un professionista sanitario o un familiare, la rende preferibile e più facile da seguire" ha aggiunto Voltan. Torna all'archivio