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Lupus sieropositivo e fumo, il rischio raddoppia con le sigarette

Il fumo di sigaretta è strettamente associato allo sviluppo di LES sieropositivo: lo dimostrano i risultati di due studi di coorte prospettici, pubblicati su ARD (1).

L'associazione tra fumo di sigaretta e artrite reumatoide è già stata documentata da tempo in letteratura, come documentano i risultati di uno studio che ha dimostrato un incremento del rischio di malattia sieropositiva sia nei fumatori correnti (RR= 1,58; IC95%= 1,21-2,06) che negli ex-fumatori (RR= 1,60; IC95%= 1,27-2,02), ricordano gli autori nell'introduzione all'articolo recentemente pubblicato.

La presenza di dati contrastanti sul LES, invece, ha sollecitato la messa a punto dei due studi prospettici di coorte, finalizzati, rispettivamente, ad approfondire la forza di questa associazione in una popolazione più ampia e con tempi di follow-up più lunghi, e a valutare l'associazione potenziale della positività agli anticorpi anti-dsDNA – che conferiscono una maggiore severità alla malattia lupica.

A tal scopo sono stati analizzati i dati provenienti dai Nurses' Health Study (I e II), per un totale di 230.672 donne con 5,6 milioni di anni di follow-up.

I partecipanti a questi studi avevano completato la compilazione di questionari a cadenza biennale relativi allo stile di vita, ai fattori di rischio e alle diagnosi mediche ricevute.

All'inizio dei due studi, il 45% del campione non aveva mai fumato, mentre il 51% dichiarava di fumare abitualmente. Età, sesso, etnia, BMI, stato menopausale e utilizzo della terapia sostitutiva ormonale erano simili indipendentemente dallo status di fumatrice.

Nelle donne fumatrici era maggiore il consumo di alcol, mentre la maggior parte delle “irriducibili della sigaretta” ne consumava più di 10 pacchetti l'anno.

Nei due studi, i ricercatori hanno identificato 286 casi di LES, il 42% dei quali con positività agli anticorpi anti-dsDNA al tempo della diagnosi.

Quest'ultima avveniva ad un'età media di 49 anni.

Passando ai risultati, dall'analisi multivariata è emerso che il rischio di LES sieropositiva era aumentano di almeno 2 volte nelle fumatrici correnti (HR=1.86; IC95%= 1,14-3,04).

Inoltre, le donne sieropositive che fumavano più di 10 pacchetti di sigarette/anno mostravano un innalzemento del rischio di LES pari al 60% (HR=1,60; IC95%= 1,04-2,45, P=0,04).

Nello specifico, nel sottogruppo di pazienti con LES sieropositiva, è stato documentato un tasso più elevato di malattia a coinvolgimento ematologico (65,3% vs. 53,3%), ma minore di LES associato ad artrite (65,3% vs. 79,4%). Il tasso di LES a coinvolgimento renale è risultato invece simile nelle pazienti con LES sieropositivo o sieronegativo.

La maggior parte delle fumatrici (correnti o ex-fumatrici) dichiarava di bruciare dalle 15 alle 24 sigarette giornaliere, mentre l'anzianità dello status di fumatrice era maggiore per le fumatrici incallite rispetto a quelle che avevano smesso (26,4 anni vs. 16,1 anni). Il tempo medio dalla data di cessazione dell'abitudine al fumo per le ex-fumatrici era pari a 16,8 anni.
Non è stato documentato un innalzamento del rischio complessivo di LES (escludendo dalla valutazione lo status autoanticorpale) e di quello sieronegativo. Inoltre, nelle ex fumatrici, non è stata dimostrata l'esistenza di un'associazione tra la data di sospensione dell'abitudine al fumo e il rischio di LES (in toto o sieronegativo).

Comunque, nelle ex-fumatrici sieropositive, il rischio ha perso la significatività statistica a 5 anni dall'ultima sigaretta (HR 1,11; IC95%= 0,69-1,79), a suggerire che il rischio di LES sieropositivo è modificabile. Ciò differisce da quanto osservato per l'artrite reumatoide, dove il rischio resta elevato fino a 20 anni dall'ultima sigaretta fumata.

In conclusione, i risultati di questa analisi hanno dimostrato l'esistenza di una forte associazione specifica tra il fumo e il LES sieropositivo.

I meccanismi possibili alla base dell'influenza del fumo sul rischio di LES sieropositiva non sono ancora chiari, ma si ipotizza l'esistenza di mutazioni e attivazioni geniche post-esposizione a radicali liberi, CO e idrocarburi aromatici policiclici contenuti nel fumo di tabacco.

“Le componenti tossiche del fumo di sigaretta – continuano i ricercatori – sarebbero in grado anche di indurre mutazioni epigenetiche, con conseguente alterazione dell'espressione di quei geni che influenzano sia l'immunità che la produzione di citochine pro-infiammatorie”.

NC

Bibliografia
Barbhaiya M, et al "Cigarette smoking and the risk of systemic lupus erythematosus, overall and by anti-double stranded DNA antibody subtype, in the Nurses' Health Study cohorts" Ann Rheum Dis 2017; doi:10.1136/annrheumdis-2017-211675.
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