AstraZeneca ha reso noto che, alla luce dei positivi risultati della fase II, presto fosfamatinib entrerà in fase III. Il farmaco è un nuovo anticorpo monoclonale studiato per la cura dell'artrite reumatoide. Se la fase III darà risultati positivi, nel corso del 2013 il farmaco potrebbe essere depositato alle autorità regolatorie.
Il programma di fase III, che prende il nome di OSKIRA, comprende tre studi che investigheranno il farmaco in pazienti con artrite reumatoide. Questi studi, già pianificati, comprendono due trial a 12 mesi in pazienti che non rispondono ai DMARDs, compreso il metotrexate, e uno studio a 6 mesi in pazienti in cui siano falliti i farmaci anti TNF. L'avvio della fase III farà anche scattare un pagamento di 25 milioni di dollari da parte di AstraZeneca nei confronti della società biotech californiana Rigel, l'azienda che ha messo a punto la molecola.
I farmaci biologici per la cura dell'AR sono disponibili unicamente per via parenterale (sottocute o endovena). Sono però allo studio nuovi biologici disponibili per via orale, tra cui fostamatinib, che potrebbero rivoluzionare questo tipo di terapie. Altri biologici orali sono è un farmaco disponibile per via orale e dunque appare molto promettente. Altri biologici orali sono attualmente in sviluppo da parte di Pfizer (tasocitinib) ed Eli Lilly. Fostamatinib è un inibitore della tirosin-chinasi della milza (Spleen tyrosine kinase, Syk) attivo per via orale. La Syk appartiene a quella classe di protein-chinasi definite non-recettori, indispensabili per la trasmissione del segnale dagli immunorecettori in varie cellule ematopoietiche. Fostamatinib determina l'inibizione dell'attivazione delle mastcellule e dei linfociti B e della risposta infiammatoria ad esse collegata.