Gotta, dispositivo indossabile utile per tracciare le recidive?
Venerdi 4 Settembre 2020
NC
Stando ad uno studio proof-of-concept recentemente pubblicato su Arthritis Research & Therapy, sarebbe possibile, in un prossimo futuro, monitorare gli attacchi di gotta direttamente con i dispositivi indossabili utilizzati all'aperto per monitorare lo svolgimento di attività fisica.
Se validato con successo, questo sistema potrebbe affrancare questi pazienti dal rispondere frequentemente a questionari sul loro stato di salute e dal fornire dati relativi ad outcome soggettivi (PRO), riducendo i problemi legati alla collezione dei dati spesso riscontrati negli studi.
Razionale e disegno dello studio Le recidive di gotta rappresentano uno degli outcome principali della terapia ipouricemizzante nei trial clinici randomizzati. I sintomi da recidiva sono variabili e possono durare da ore a giorni in base alla loro severità e alla strategia di gestione della gotta.
Uno degli scogli contro i quali gli studi sulla gotta tendono ad imbattersi è rappresentato dall'impossibilità di intercettare gli episodi di recidiva in modo tempestivo ed accurato, dato che le recidive si manifestano prevalentemente in ambito extra-ambulatoriale.
Con l'avvento e la diffusione delle tecnologie digitali e l'implementazione di una definizione validata di recidiva gottosa riferita dai pazienti, sono aumentate le possibilità di intercettare gli episodi di recidiva di gotta, anche se i sistemi che necessitano di proattività regolare da parte dei pazienti (es: compilazione di diari giornalieri e settimanali con la registrazione di questi episodi) non sono ottimali per ragioni di compliance.
Nel corso degli ultimi anni, però, si è affermato l'impiego di dispositivi indossabili in grado di misurare e registrare lo svolgimento di attività fisica all'esterno, in ragione della loro facilità d'impiego, di facile sincronizzazione con gli smartphone in maniera wireless e della loro capacità di registrare diverse tipologie di dati in tempo reale.
Questi dispositivi sono stati impiegati in modo crescente nella ricerca clinica in ragione della loro capacità di intercettare alcune attività quotidiane come la conta dei passi e la misurazione della durata e della profondità del sonno.
Non solo: questi strumenti sono entrati anche a far parte degli studi sulla valutazione dell'attività fisica in pazienti affetti da patologie muscolo-scheletriche come l'artrosi, l'artrite reumatoide e la spondiloartrite.
In questo studio, i ricercatori si sono proposti di valutare la fattibilità d'impiego di uno di questi dispositivi, attualmente sul mercato, per intercettare l'impatto delle recidive di gotta sull'attività fisica e il sonno come parte di uno studio pilota prospettico, della durata di 6 mesi, finalizzato ad esaminare preferenze e fattibilità degli obiettivi succitati.
Lo studio ha incluso pazienti gottosi con iperuricemia (almeno 6,8 mg/dl e almeno due episodi di recidiva occorsi nel corso dei 6 mesi precedenti. Lo strumento indossabile utilizzato era in grado di registrare l'attività fisica, la frequenza cardiaca e i dati relativi al sonno.
I 44 pazienti adulti inclusi nella sperimentazione avevano un'età media di 49 anni, erano in maggioranza di sesso maschile (85%) e in minoranza di etnia Afro-Americana (15%).
La maggior parte dei pazienti era in trattamento per la gotta (88% con allopurinolo o febuxostat), mentre il 30% aveva riferito almeno 6 episodi di recidiva nel corso degli ultimi mesi.
Solo 33 pazienti su 44 hanno soddisfatto i criteri minimi di utilizzo temporale dello strumento e di report degli episodi di recidiva. Inoltre, considerando il dispositivo, erano disponibili i dati relativi al 60,5% di tutti i giorni di durata dello studio in base al protocollo.
Risultati principali Lo studio ha dimostrato l'evidenza oggettiva di una riduzione del numero di passi al manifestarsi degli episodi di recidiva.
Il dispositivo per il monitoraggio dell'attività fisica utilizzato ha intercettato 204 persone-settimana con recidive (38%) e 340 persone-settimana senza recidive (62%).
La conta media dei passi giornalieri è risultata significativamente più bassa (p<0,0001) al manifestarsi delle recidive (5.900 passi ± 4.081) rispetto alla loro assenza (6.972 passi ± 5.214). Il profilo relativo al sonno, invece, non è cambiato nei due gruppi.
Riassumendo Questo studio pilota suffraga l'impiego dei dispositivi indossabili per la misurazione dell'attività fisica per misurare in modo passivo le variazioni dei pattern di attività fisica che potrebbero fornire stime dell'attività di malattia e della durata delle recidive di gotta.
“Sono necessari, ora – concludono i ricercatori – nuovi studi che valutino l'applicazione dei dati passivi provenienti dai disponibili indossabili per la misurazione dell'attività fisica per monitorare le recidive di malattia quando si studiano nuovi trattamenti per la gotta”.
Nicola Casella
Bibliografia Elmagboul, N et al. Physical activity measured using wearable activity tracking devices associated with gout flares. Arthritis Res Ther 22, 181 (2020). https://doi.org/10.1186/s13075-020-02272-2 Leggi