Gotta, buona tollerabilità di febuxostat e allopurinolo negli over 65
Lunedi 10 Ottobre 2011
Tra i pazienti gottosi, anche quelli over 65, nonostante l'alta percentuale di comorbidità cardiovascolari, renali e metaboliche, sono in grado di tollerare una terapia ipouricemizzante con febuxostat e allopurinolo. A evidenziarlo è uno studio dell'Università di Chicago, appena presentato al 40° congresso dell'American College of Clinical Pharmacology (ACCP), a Chicago.
Il lavoro dimostra inoltre che con febuxostat la percentuale di raggiungimento dell'endpoint primario di efficacia (acido urico minore di 6,0 mg/dl alla visita finale dello studio) è stata superiore a quella ottenuta con allopurinolo al dosaggio comunemente prescritto.
Gli anziani sono in gran parte responsabili per gran parte dell'aumento a cui si sta assistendo in tutto il mondo dell'incidenza e della prevalenza di gotta. "Questa popolazione spesso presenta comorbidità significative ed è sottoposta a politerapie, ma ci sono pochi dati sulla sicurezza e l'efficacia delle terapie ipouricemizzanti disponibili" ha affermato uno degli autori, Michael Becker, presentando i dati. Tuttavia, negli studi fatti finora, febuxostat 80 mg si è rivelato superiore a febuxostat 40 mg e ad allopurinolo (300/200 mg).
Lo studio di Becker e collaboratori ha puntato a confrontare le differenze nelle caratteristiche basali dei pazienti e nell'efficacia ipouricemizzante del trattamento, nonché della sua sicurezza, in soggetti gottosi al di sotto e al di sopra dei 65 anni che facevano parte della corte dello studio CONFIRMS, un trial durato 6 mesi che ha messo a confronto febuxostat con allopurinolo.
Lo studio CONFIRMS ha coinvolto 2.269 pazienti affetti da gotta e con uricemia maggiore o uguale a 8 mg/dl., trattati con febuxostat 40 o 80 mg oppure con allopurinolo 300 mg. I pazienti con una moderata insufficienza renale sono stati trattati con allopurinolo 200 mg. Inoltre, i pazienti presentavano varie comorbidità, tra le quali insufficienza renale (65%), obesità (64%), iperlipidemia (42%) e ipertensione (53%). Nei gruppi di febuxostat 40 mg, febuxostat 80 mg e allopurinolo gruppi, l'endpoint primario è stato raggiunto rispettivamente dal 45%, dal 67% e dal 42% dei pazienti L'efficacia di febuxostat 40 nella riduzione dell'urato sierico si è dimostrata statisticamente non inferiore a quella di allopurinolo, ma febuxostat 80 mg si è rivelata la soluzione migliore, superiore a entrambi i confronti (P < 0,001 ). Anche il raggiungimento del target di uricemia nei pazienti con insufficienza renale è stato più frequente con febuxostat 80 mg (72%; P < 0,001) rispetto a febuxostat 40 mg (50%) o allopurinolo (42%), ma in questo caso anche il dosaggio più basso di febuxostat si è rivelato più efficace rispetto ad allopurinolo (P = 0,021).
L'efficacia ipouricemizzante è risultata maggiore tra i pazienti di 65 anni di età o più anziani (374) che tra i pazienti più giovani sia nel gruppo febuxostat 40 mg (62% contro 42%; P < 0,001) sia nel gruppo febuxostat 80 mg (82% contro 64%; P < 0,001). Nel gruppo allopurinolo 200-300mg, non sono invece osservate differenze significative di efficacia tra pazienti anziani e più giovani (47% contro 41%; P = 0,206). Fatto importante, vista la maggiore ‘fragilità' dei pazienti anziani, non si sono osservate differenze significative di sicurezza tra i gruppi di trattamento. Tra i pazienti over 65, la frequenza degli eventi avversi gravi è stata dell'8%, 6% e 11% rispettivamente nei gruppi febuxostat 40 mg, febuxostat 80 mg e allopurinolo, mentre la frequenza degli eventi avversi gravi cardiovascolari e delle basse vie respiratorie è stata inferiore al 3% in ogni gruppo di trattamento.
M. Becker, et al. Febuxostat (vs Allopurinal) in Treating the Hyperuricemia of Gout Patients ≥65 Years of Age (≤65 y). ACCP 2011; abstract 1115067. Torna all'archivio