Stando ad uno studio prospettico cinese pubblicato sulla rivista Osteoarthritis & Cartilage, la gotta potrebbe essere associata ad un innalzamento del rischio di insorgenza di gonartrosi, in particolare, nelle donne magre, di entità tale da richiedere il ricorso ad artroplastica sostitutiva del ginocchio.
Attenzione però: il tasso di interventi di artroplastica rilevato nelle donne reclutate nello studio è risultato 4 volte superiore a quello documentato nel sesso maschile, una situazione che potrebbe non essere generalizzabile a livello globale, dove la gotta è meno “rosa” rispetto a quanto osservato.
Razionale e disegno dello studio
Attenzione però: il tasso di interventi di artroplastica rilevato nelle donne reclutate nello studio è risultato 4 volte superiore a quello documentato nel sesso maschile, una situazione che potrebbe non essere generalizzabile a livello globale, dove la gotta è meno “rosa” rispetto a quanto osservato.
Razionale e disegno dello studio
“Mentre un numero crescente di evidenze suggerisce l'esistenza di un ruolo patogenetico significativo dei cristalli di calcio nell'osteoartrosi (OA), ancora oggi non è chiara la relazione tra gotta e OA – scrivono gli autori nell'introduzione al lavoro. - A livello intuitivo, la maggioranza dei clinici attribuisce la presenza di OA in corso di gotta ad un danno articolare secondario, dal momento che le articolazioni colpite da OA potrebbero facilitare la deposizione localizzata dei cristalli di sodio monourato”.
“Alcuni studi – continuano i ricercatori – hanno dimostrato che la gotta è associata all'OA, soprattutto a livello delle grandi articolazioni come la prima metatarsofalangea, la caviglia e le articolazioni distali inter-falangee, come pure quella del ginocchio”.
L'assenza di studi prospettici sulla valutazione del rischio di ricorso ad intervento di artroplastica del ginocchio in pazienti con gonartrosi e compresenza di gotta è stata colmata da questo studio che si è avvalso dei dati provenienti dal the Singapore Chinese Health Study (SCHS), una coorte prospettica di 63.257 Cinesi di mezza età o più anziani (45-74 anni) di ambo i sessi al momento del reclutamento.
Inoltre, dal momento che gotta e gonartrosi condividono alcuni fattori di rischio comuni, come l'età e l'obesità, i ricercatori si sono proposti anche di verificare il legame gotta-severità della gonartrosi correggendo i dati in base a questi e ad altri fattori potenzialmente confondenti.
Risultati principali dello studio
“Alcuni studi – continuano i ricercatori – hanno dimostrato che la gotta è associata all'OA, soprattutto a livello delle grandi articolazioni come la prima metatarsofalangea, la caviglia e le articolazioni distali inter-falangee, come pure quella del ginocchio”.
L'assenza di studi prospettici sulla valutazione del rischio di ricorso ad intervento di artroplastica del ginocchio in pazienti con gonartrosi e compresenza di gotta è stata colmata da questo studio che si è avvalso dei dati provenienti dal the Singapore Chinese Health Study (SCHS), una coorte prospettica di 63.257 Cinesi di mezza età o più anziani (45-74 anni) di ambo i sessi al momento del reclutamento.
Inoltre, dal momento che gotta e gonartrosi condividono alcuni fattori di rischio comuni, come l'età e l'obesità, i ricercatori si sono proposti anche di verificare il legame gotta-severità della gonartrosi correggendo i dati in base a questi e ad altri fattori potenzialmente confondenti.
Risultati principali dello studio
Su 51.858 individui della coorte considerati (29.678 dei quali di sesso femminile, seguiti in un follow-up della durata media di 9,7 anni, si sono registrati 2.090 casi di gotta e 1.435 richieste di ricorso ad intervento di artroplastica sostitutiva del ginocchio. La prevalenza complessiva di gotta è stata pari al 4%, e la gotta è risultata associata ad un hazard ratio di ricorso all'artroplastica pari a 1,39 nel sesso femminile (IC95%= 1,08-1,79) ma non in quello maschile (HR=0,78; IC95%= 0,49-1,23). Tale correlazione positiva (gotta-artroplastica) si è mantenuta anche dopo esclusione dall'analisi dei partecipanti allo studio con storia pregressa di artrite (HR=1,57; IC95%= 1,04-1,37).
Sorprendentemente, invece (l'obesità è considerato uno dei principali fattori di rischio di OA), il rischio di andare incontro ad artroplastica sostitutiva del ginocchio si è pressochè raddoppiato in donne magre con un BMI<23 (HR=2,17, IC95%= 1,30-3,64) rispetto a quelle con BMI più elevato (p interazione= 0,016).
Limiti dello studio
Sorprendentemente, invece (l'obesità è considerato uno dei principali fattori di rischio di OA), il rischio di andare incontro ad artroplastica sostitutiva del ginocchio si è pressochè raddoppiato in donne magre con un BMI<23 (HR=2,17, IC95%= 1,30-3,64) rispetto a quelle con BMI più elevato (p interazione= 0,016).
Limiti dello studio
Nel commentare i risultati, gli autori dello studio hanno ipotizzato che, dal momento che l'obesità rappresenta un fattore di rischio chiave per l'insorgenza di gonartrosi, è probabile che l'impatto della gotta possa essere stato oscurato dall'impatto del BMI nelle persone con valori di questo parametro più elevati. Ciò, dunque, spiegherebbe perchè l'associazione tra la gotta e il ricorso all'artroplastica del ginocchio sia risultata maggiormente preminente negli individui magri.
I ricercatori hanno peraltro riconosciuto che il rapporto 4:1 (femmina-maschio) osservato nella casistica di richieste di intervento di artroplastica sia effettivamente più elevato di quello osservato in popolazioni caucasiche, come documentato in una survey internazionale basata su database nazionali di pazienti e registri di interventi di artroplastica.
Inoltre, nelle realtà dei paesi occidentali, le donne tendono a sviluppare gotta ad un'età più avanzata rispetto agli uomini.
Riassumendo
I ricercatori hanno peraltro riconosciuto che il rapporto 4:1 (femmina-maschio) osservato nella casistica di richieste di intervento di artroplastica sia effettivamente più elevato di quello osservato in popolazioni caucasiche, come documentato in una survey internazionale basata su database nazionali di pazienti e registri di interventi di artroplastica.
Inoltre, nelle realtà dei paesi occidentali, le donne tendono a sviluppare gotta ad un'età più avanzata rispetto agli uomini.
Riassumendo
Pur con le considerazioni succitate, che probabilmente implicano un diverso rapporto tra i sessi a seconda delle realtà nazionali considerate, lo studio suffraga l'esistenza di un'assocazione tra la gotta e il ricorso all'artroplastica di ginocchio – associazione che, nello studio, sembra essere più pronunciata nel sesso femminile rispetto a quello maschile.
“Mentre le modifiche dello stile di vita e la perdita di peso rappresentanon ancora oggi il caposaldo del trattamento della gonartrosi – concludono gli autori – lo studio sembra aprire nuovi scenari nella gestione futura della gonartrosi, suggerendo come il ricorso alla terapia ipouricemizzante (nelle donne magre, nel caso specifico) potrebbe ridurre il rischio di sviluppo di gonartrosi severa necessitante di ricorso alla chirurgia”.
Nicola Casella
Bibliografia
Nicola Casella
Bibliografia
1) Teng GG, et al "Gout and risk of knee replacement for severe knee osteoarthritis in the Singapore Chinese Health Study," Osteoarthr Cartil 2017; DOI: 10.1016/j.joca.2017.07.017.
2) Kurtz SM et al, International survey of primary and revision total knee replacement. Int Orthop. 2011 Dec;35(12):1783-9. doi: 10.1007/s00264-011-1235-5. Epub 2011 Mar 15.
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