Etanercept, nuove conferme in tutte le indicazioni
Martedi 31 Maggio 2011
Etanercept, il farmaco biologico più prescritto al mondo dai reumatologi, a 13 anni di distanza dal suo lancio negli Usa e a 11 da quello europeo, fornisce nuove e interessanti conferme cliniche. Ad annunciarlo è Pfizer in un comunicato stampa, in cui sono riportati i risultati positivi di diversi studi: 18 abstract, relativi a tutte e quattro le indicazioni, presentati in occasione di due appuntamenti di punta: il congresso della European League Against Rheumatism (EULAR), appena finito a Londra, e il World Congress of Dermatology (WCD), chiusosi il 29 maggio a Seoul, in Corea.
I risultati più significativi presentati sono forse quelli ad interim dello studio PRESERVE, relativi a pazienti con artrite reumatoide moderatamente attiva trattati con etanercept più metotrexate (MTX). In particolare sono stati presentati dati radiografici che erano un endpoint esplorativo e rappresentano i risultati della prima parte in aperto dello studio PRESERVE, suddiviso in due fasi.
Le analisi hanno dimostrato che nei pazienti trattati con la combinazione con etanercept più MTX (che non avevano risposto adeguatamente al solo MTX) non si è avuta progressione radiografica nell'82% dei casi, l'86% ha raggiunto una bassa attività di malattia e il 67% ha raggiunto la remissione clinica grazie al trattamento continuo con etanercept più MTX. Inoltre, si sono osservati miglioramenti clinicamente importanti di diversi outcome riportati dai pazienti, quali la funzionalità fisica, il dolore, la fatigue, la qualità di vita legata alla salute e la produttività lavorativa dopo 36 settimane di trattamento con etanercept più MTX.
Nella spondilite anchilosante è noto che il mal di schiena notturno è un forte fattore predittivo di fatigue. Un analisi esplorativa dei dati combinati di quattro studi clinici ha confermato questa relazione e ha evidenziato che il trattamento con etanercept ha portato a una riduzione sia del mal di schiena notturno sia della fatigue.
Relativamente all'artrite psoriasica, i risultati presentati sono quelli di un'analisi esplorativa dello studio PRESTA, dal quale emerge che nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica e con coinvolgimento assiale l'impatto della malattia è superiore a quello dei pazienti senza coinvolgimento assiale, ma entrambi i gruppi traggono un beneficio dal trattamento con etanercept rispetto al basale e raggiungono outcome simili.
Per quanto riguarda la psoriasi sono stati presentati i risultati dello studio PRISITNE, che ha valutato gli effetti di etanercept su biomerker cardiometabolici in pazienti con psoriasi a placche di grado moderato-severo. È noto, infatti, che i malati psoriasici hanno una maggiore incidenza di comorbidità, quali diabete e malattie cardiovascolari, rispetto alla popolazione generale.
I dati presentati al WCD hanno mostrato che un trattamento per 12 settimane con etanercept 50 mg una o due volte la settimana non influisce negativamente sui vari marker di malattie cardiometaboliche quali il rapporto apolipoproteina B/apolipoproteina A1, l'hsCRP e l'NT-proBNP. Torna all'archivio