Nello specifico, èstato autorizzato un grande studio italiano multicentrico multiarm con un disegno adattativo, denominato AMMURAVID e promosso dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), in cui vengono valutati, rispetto al trattamento standard of care, i seguenti bracci di studio: tocilizumab, sarilumab, siltuximab, canakinumab, baricitinib, metilprednisolone.
Un ulteriore studio, coordinato dall’INMI “L. Spallanzani” di Roma, riguarda l’utilizzo di sarilumab, un inibitore dell’interleuchina IL6. Si tratta di uno studio randomizzato di fase 3, multicentrico, a due bracci: un braccio sperimentale che in add on allo standard of care assume sarilumab ev ed un braccio di controllo che prosegue la sola terapia standard nel trattamento di pazienti con polmonite severa da COVID-19.
Uno studio multicentrico, di fase II, coordinato dall’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori – IRST IRCCS – Meldola, randomizzato, in aperto e controllato, è volto a valutare l’efficacia e la sicurezza dell’idrossiclorochina rispetto all’osservazione sia nella prevenzione dell’infezione nei soggetti esposti che nel trattamento precoce di COVID-19. A tal proposito l’Agenzia richiama l’attenzione sul fatto che l’uso profilattico di idrossiclorochina deve essere considerato esclusivamente nell’ambito di studi clinici.
Maggiori informazioni sono presenti nella sezione "Sperimentazioni cliniche - COVID-19" raggiungibile dal box “Link correlati”
Fonte: sito web AIFA
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