Consensus sul target di trattamento per spondiloartrite e artrite psoriasica
Giovedi 20 Giugno 2013
Il principale target di trattamento nelle spondiloartriti, compresa la spondilite anchilosante (SA) e l'artrite psoriasica (PsA) dovrebbe essere costituito dalla remissione di malattia/malattia inattiva.
Queste le conclusioni di un report condotto da una task force internazionale, presentato a Madrid in occasione del congresso annuale EULAR (European League Against Rheumatism), ma pubblicato anticipatamente sulla rivista Annals of Rheumatic Disease la settimana precedente all'inizio del Congresso.
Le conclusioni di questa consensus sono frutto di un'analisi sistematica della letteratura esistente sull'argomento condotta da questa task force coordinata dal dr. Smolen della Divisione di Reumatologia presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Vienna. La task force è peraltro addivenuta ad una posizione comune in merito all'opportunità di perseguire un target alternativo di trattamento basato su una bassa/minima attività di malattia, discutendo un nutrito numero di opzioni terapeutiche in grado di soddisfare questo obiettivo.
Come è noto, l'approccio alla diagnosi, alla terapia e al follow-up dei pazienti con AS e PsA è andato incontro nel corso dell'ultimo decennio ad un certo numero di variazioni paradigmatiche, alla luce di un allargamento dello spettro delle spondiloartriti. Per esempio, oltre all'AS, definita sulla base di variazioni strutturali documentate su base radiografica a livello delle articolazioni sacro-iliache, è stata definita l'esistenza di una spondiloartrite assiale non radiografica (axSpA), basata sull'assenza di variazioni radiografiche e la presenza di sacroilite (documentata mediante MRI) e la positività per l'antigene leucocitario B27(...) Alla luce di queste novità, sono stati stabiliti dall'ASAS (Assessment of SpondyloArthritis international Society) nuovi criteri di classificazione delle spondiloartriti in base ai quali è stata testata l'efficacia delle nuove opzioni terapeutiche disponibili. (...).
La presenza di target terapeutici definiti per malattie quali il diabete, l'ipertensione e l'artrite reumatoide, il raggiungimento dei quali ha migliorato gli outcomes, ha sollecitato la comunità scientifica ad individuarli anche nelle spondiloartriti.
Il risultato della revisione sistematica della letteratura sull'argomento ha partorito 11 raccomandazioni basate su 5 principi generali: 1. I target di trattamento devono basarsi su un processo decisionale condiviso avente come attori il paziente e il reumatologo 2. Essendo spesso la SpA e la PsA malattie sistemiche complesse, il reumatologo deve collaborare con altri specialisti, se necessario, per gestire al meglio le manifestazioni muscolo-scheletriche ed extra-articolari delle due condizioni sopra menzionate 3. Il goal principale del trattamento deve consistere nel massimizzare la qualità della vita legata allo stato di salute a lungo termine e la partecipazione alla vita sociale mediante: controllo della sintomatologia, prevenzione del danno strutturale e normalizzando o preservando la funzionalità fisica evitando il manifestarsi di episodi di tossicità e minimizzando l'insorgenza di comorbilità 4. Gli outcomes possono essere ottimizzati mediante arresto dell'infiammazione 5. La misurazione dell'attività di malattia con strumenti validati e l'aggiustamento conseguente della terapia, devono facilitare l'ottimizzazione di questi outcomes
Nell'AS gli strumenti validati che possono essere utilizzati per la misurazione dell'attività di malattia possono essere l'indice BASDAI (Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activirty) o il punteggio ASDAS (Ankylosing Spondylitis Disease Activity Score). Per la PsA, il panel di esperti raccomanda, invece, l'impiego del punteggio DAPSA (Disease Activity Index for Psoriatic Arthritis).
La task force raccomanda esami periodici regolari nel corso del follow-up al fine di validare le variazioni osservate dell'attività di malattia e per informare meglio la scelta terapeutica, ha prodotto un algoritmo apposito incluso nella pubblicazione.
Smolen JS, Braun J, Dougados M, et al. Ann Rheum Dis Published Online First: 2013; doi:10.1136/annrheumdis-2013-203419 Torna all'archivio