Certolizumab, nuovi dati di efficacia nell'artite reumatoide
Venerdi 16 Ottobre 2009
Durante l'ultimo ACR sono stati presentati nuovi dati a lungo termine sull'efficacia di certolizumab pegilato (Cimzia, UCB) nel trattamento dell'artrite reumatoide in fase attiva da moderata a severa. Il farmaco, un frammento Fab PEGilato umanizzato dell'anticorpo monoclonale anti-TNFa, è stato approvato per questa indicazione in maggio dall'Fda e da pochissimo anche dall'Emea. I dati presentati all'ACR sembrano dimostrare che in questi pazienti certolizumab induce una risposta clinica rapida e prolungata nel tempo.
I risultati, relativi allo studio registrativo di fase III RAPID-1, indicano che il trattamento con certolizumab, in combinazione con metotrexate (MTX), ha permesso di ottenere miglioramenti rapidi e prolungati dell'indice ACR20, della funzionalità fisica, del dolore e dell'astenia già dalla prima settimana, nonché di ridurre la progressione del danno articolare (valutata a 24 settimane); inoltre, un'estensione in aperto del trial mostra tutti questi miglioramenti si mantengono fino a 100 settimane.
Altri dati, frutto di un'analisi post-hoc, indicano che la velocità di risposta clinica al trattamento è correlata con i miglioramenti a lungo termine. L'analisi ha evidenziato che i soggetti che hanno risposto precocemente, alla 6a settimana, e hanno ottenuto un miglior controllo dei sintomi e un miglioramento significativamente maggiore del dolore e della funzionalità fisica a un anno rispetto a quelli con una risposta più tardiva (alla 12a settimana). In particolare, i responder a 6 settimane hanno ottenuto miglioramenti degli indici ACR20, ACR50 e ACR70 a 52 settimane significativamente superiori a quelli ottenuti nei responder a 12 settimane [ACR20: 83,1% vs 66,7%; ACR50: 66,7% vs 34,5%; ACR70; 39% vs 16,1%, rispettivamente (p<0,001)].
I dati radiografici dell'estensione in aperto del trial evidenziano che la riduzione della progressione del danno articolare rispetto al basale osservata a 24 e 52 settimane si mantiene fino a 100 settimane nei pazienti che completano il trattamento con certolizumab (400 mg ogni 2 settimane) e MTX per 52 settimane.
Infine, sempre l'estensione in aperto del trial dimostra che anche i miglioramenti rapidi degli indici ACR si mantengono a 100 settimane, con percentuali di risposta per quanto riguarda l'ACR20 del 68,2% e del 69,5% con 200 mg e 400 mg di certolizumab (+ MTX) rispettivamente, e per l'ACR50 di 55,2% e 51,5% rispettivamente
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