OphthaliX, società americana impegnata in campo oftalmico, ha ottenuto il rilascio di un brevetto europeo per l’agonista del recettore A3 dell’adenosina CF101 per il trattamento di disturbi dell’occhio secco, inclusa la sindrome di Sjogren. Il brevetto garantirà all’azienda i diritti esclusivi per il farmaco in Europa fino al 2025.
CF101 è un agonista del recettore A3 dell’adenosina, disponibile per via orale che, negli studi di fase II, ha dimostrato un buon profilo di sicurezza ed efficacia. OphthaliX sta sviluppando il medicinale per diverse indicazioni, inclusa la sindrome dell’occhio secco (fase III), il glaucoma (fase II) e per le uveiti (fase II). Can-Fite BioPharma, società da cui è nata OphthaliX, sta valutando il farmaco per il trattamento della psoriasi (fase II/III) e dell’artrite reumatoide (IIb).
La sindrome di Sjögren è una malattia infiammatoria cronica di natura autoimmune che colpisce centinaia di migliaia di persone nel mondo; l’80% - 90% è di sesso femminile. Nella sindrome di Sjögren il sistema immunitario non riconoscendo le proprie cellule, tessuti e organi, attacca soprattutto le ghiandole esocrine (salivari, lacrimali) distruggendole e creando notevoli disturbi come bocca secca (xerostomia) e occhio secco (cheratocongiuntivite secca). Come altre malattie autoimmuni, la Sindrome di Sjögren può danneggiare organi vitali e presentare una sintomatologia tipica caratterizzata da livelli di intensità variabile: alcuni pazienti possono avere dei sintomi molto lievi di xerostomia e xeroftalmia, mentre altri possono alternare periodi di ottima salute seguiti da periodi di acuzie (tumefazioni parotidea, artralgie, febbre).
Molti pazienti riescono a gestire e risolvere adeguatamente i loro sintomi; altri, invece, sono costantemente impegnati a far fronte in modo farraginoso ai severi problemi di xerostomia e xeroftalmia; oltretutto la Sindrome di Sjögren può causare “secchezza” a epidermide, naso, gola, vagina e colpire altri organi come cute, reni, polmoni, pancreas, cervello e vasi sanguigni. Un senso di stanchezza cronica e dolori alle articolazioni e ai muscoli possono compromettere ulteriormente la qualità di vita.
Attualmente Non esiste una terapia specifica risolutiva della Sindrome di Sjögren. Il trattamento di base consiste nella utilizzazione di prodotti sostitutivi delle iposecrezioni ghiandolari (salivari e oculari) per dare sollievo e migliorare la qualità di vita e nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori ed immunosoppressori.
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