"Non solo abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti dieci anni fa, ma siamo andati ben oltre le aspettative iniziali. L'eccellenza si può misurare nei numeri: il 30% dei 15mila pazienti che ogni anno visitiamo nei nostri ambulatori proviene da altre Regioni, così come il 50% delle 300 persone che ricoveriamo nel reparto di degenza". E' quanto ha dichiarato il Dott. Ignazio Olivieri, direttore del Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata, in occasione del convegno sui "Dieci anni di Reumatologia in Basilicata" svoltosi lo scorso 9 aprile nell'Auditorium dell'Ospedale "San Carlo" di Potenza.
"Vogliamo spiegare alla popolazione, al contribuente, - afferma il Dott. Olivieri - come sono stati investiti i fondi messi a disposizione e, sulla base dei risultati ottenuti, essere valutati. Perché una piccola regione del Sud come la Basilicata, che conta solo 600mila abitanti, negli ultimi 10 anni è riuscita a realizzare nel campo della reumatologia ciò che nessuna altra regione italiana ha fatto".
La rete reumatologica lucana è formata dall'Ospedale "San Carlo" di Potenza e dall'Ospedale "Madonna delle Grazie" di Matera: vi lavorano 9 specialisti, due borsisti e uno specializzando. È una realtà che ha valenza nazionale e internazionale (in particolare per lo studio delle spondiloartriti), grazie anche all'importante attività di ricerca scientifica: sono oltre 250 le pubblicazioni su riviste internazionali che portano la firma del Dott. Olivieri e dei suoi collaboratori. Quali sono le sfide future?L'obiettivo è quello di "andare sul territorio", per superare le grandi difficoltà di spostamento legate alla conformazione geografica della Regione. "Sarà il medico ad avvicinarsi al paziente e non più il contrario - continua il Dott. Olivieri -. Intendiamo essere presenti nei cinque distretti in provincia di Potenza e nei due in provincia di Matera per svolgervi attività ambulatoriale. In questo modo chi vive in un comune di montagna potrà raggiungere il centro più vicino in tempi rapidi e noi medici ci avvicineremo a nuovi pazienti".
La rete dipartimentale è stata istituita dieci anni fa per frenare la migrazione sanitaria verso altre Regioni. In Basilicata non esisteva nessuna struttura a cui il paziente reumatologico lucano potesse rivolgersi. Attualmente sia il centro di Potenza che quello di Matera dispongono dell'ambulatorio e della diagnostica strumentale (il day hospital ed il reparto di degenza si trovano solo a Potenza).
"Il nostro scopo - spiega il Dott. Olivieri - è far arrivare nei nostri centri tutte le persone con malattie reumatologiche croniche. Per fare questo vi sono due strade da seguire: stabilire un rapporto forte con la medicina generale, perché questi pazienti si rivolgono in prima istanza proprio al medico di famiglia. L'altra strategia implica l'utilizzo dei mezzi di comunicazione con campagne di informazione per parlare direttamente ai cittadini".Torna all'archivio