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L'imaging ecografico dei pazienti che presentano artralgia potrebbe essere utile per identificare quali pazienti hanno minori probabilità di sviluppare artrite infiammatoria.
Lo dimostrano i risultati di uno studio di recente pubblicazione su Arthritis Research & Therapy.
Come è noto, nei pazienti con diagnosi di artrite reumatoide, un inizio precoce del trattamento con DMARD efficaci è in grado di rallentare sia la progressione di malattia che di ridurre il danno articolare. Di conseguenza, iniziare il trattamento con DMARDs in presenza di artralgia, o anche prima della sua comparsa, potrebbe portare ad outcome migliori di malattia.
Fino ad ora, l'identificazione dei pazienti artralgici che possono beneficiare dell'inizio precoce della terapia con DMARD è stata un'impresa piuttosto difficile. Tuttavia, i recenti progressi delle tecniche di imaging a risonanza magnetica (MRI) e di quelle ecografiche suggeriscono che la precoce individuazione dell'infiammazione è un traguardo ormai prossimo.
Il ricorso alla tecniche MRI ha lo svantaggio di essere time-consuming, costoso e non accessibile a tutti (si pensi ai soggetti andati incontro ad artroplastica o portatori di pacemaker).
Invece, per quanto riguarda l'ecografia, per quanto dipenda in misura maggiore dall'abilità dell'operatore, siamo in presenza di una tecnica più flessibile e di facile applicazione in ambito clinico.
Di qui il nuovo studio, condotto da una equipe di ricercatori olandesi, che si è proposto di determinare quali pazienti con artralgia potrebbero sviluppare artrite infiammatoria entro un anno dall'esecuzione di un'ecografia tesa ad individuare la presenza di sinovite subclinica al primo consulto.
Lo studio, multicentrico e prospettico, è stato condotto su una coorte di 159 pazienti con articolazioni della mano, del piede o della spalla affette da infiammazione non giustificabile da altre condizioni.
Questi pazienti, monitorati per un anno, accusavano dolenza di almeno due articolazioni e soddisfacevano almeno due dei criteri adattati dal trial REACH (the Rotterdam Early Arthritis Cohort (REACH) trial): 1) rigidità mattutina di durata superiore ad un'ora; 2) incapacità di stringere un pugno al mattino; 3) dolore alla stretta di mano con qualcuno; 4) sensazione di punture alle dita; 5) difficoltà ad indossare anelli o scarpe; 6) anamnesi familiare di artrite reumatoide; 7) senzazione inspiegabile di astenia da almeno un anno.
Gli operatori, sottoposti ad opportuno training tecnico, e all'oscuto dei dettagli clinici dei partecipanti allo studio, hanno condotto esami ecografici seguendo le linee guida EULAR.
L'incidenza di artrite infiammatoria ad un anni, definita come tumefazione clinica del tessuto molle, era confermata come artrite dallo specialista curante reumatologo, non a conoscenza del referto ecografico.
Analizzando i risultati principali, è emerso che 31 pazienti (pari al 16% del campione) hanno sviluppato artrite infiammatoria nel corso dei 12 mesi previsti di follow-up. Di questi 31 pazienti, il 59% aveva sinovite documentata mediante ecografia all'inizio dello studio.
Mentre il valore predittivo positivo di artrite infiammatoria non è stato un granchè, attestandosi solo al 26%, l'ecografia è risultata in grado di escludere in modo molto efficiente la presenza di artrite infiammatoria nei pazienti che non avevano sinovite documentata ecograficamente (valore predittivo negativo pari all'89%).
Inoltre, i ricercatori hanno anche osservato che la presenza di un segnale power Doppler positivo, la rigidità mattutina e l'età erano associati in modo indipendente con lo sviluppo di artrite infiammatoria ad un anno.
In conclusione, per quanto l'ecografia sia una tecnica operatore-dipendente, questa è in grado di individuare la sinovite prima della sua comparsa clinica.
Di qui la raccomandazione dei ricercatori a condurre nuovi studio in grado di confermare i risultati relativi al valore diagnostico della sinovite ecografica nel predire la progressione dall'artralgia all'artrite infiammatoria in pazienti con artralgia iniziale.
NC
Bibliografia
van der Ven M, et al "Absence of ultrasound inflammation in patients presenting with arthralgia rules out the development of arthritis" Arthritis Res Ther 2017; DOI: 10.1186/s13075-017-1405-y.
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Artriti, ecografia utile per escluderne la diagnosi
Lo dimostrano i risultati di uno studio di recente pubblicazione su Arthritis Research & Therapy.
Come è noto, nei pazienti con diagnosi di artrite reumatoide, un inizio precoce del trattamento con DMARD efficaci è in grado di rallentare sia la progressione di malattia che di ridurre il danno articolare. Di conseguenza, iniziare il trattamento con DMARDs in presenza di artralgia, o anche prima della sua comparsa, potrebbe portare ad outcome migliori di malattia.
Fino ad ora, l'identificazione dei pazienti artralgici che possono beneficiare dell'inizio precoce della terapia con DMARD è stata un'impresa piuttosto difficile. Tuttavia, i recenti progressi delle tecniche di imaging a risonanza magnetica (MRI) e di quelle ecografiche suggeriscono che la precoce individuazione dell'infiammazione è un traguardo ormai prossimo.
Il ricorso alla tecniche MRI ha lo svantaggio di essere time-consuming, costoso e non accessibile a tutti (si pensi ai soggetti andati incontro ad artroplastica o portatori di pacemaker).
Invece, per quanto riguarda l'ecografia, per quanto dipenda in misura maggiore dall'abilità dell'operatore, siamo in presenza di una tecnica più flessibile e di facile applicazione in ambito clinico.
Di qui il nuovo studio, condotto da una equipe di ricercatori olandesi, che si è proposto di determinare quali pazienti con artralgia potrebbero sviluppare artrite infiammatoria entro un anno dall'esecuzione di un'ecografia tesa ad individuare la presenza di sinovite subclinica al primo consulto.
Lo studio, multicentrico e prospettico, è stato condotto su una coorte di 159 pazienti con articolazioni della mano, del piede o della spalla affette da infiammazione non giustificabile da altre condizioni.
Questi pazienti, monitorati per un anno, accusavano dolenza di almeno due articolazioni e soddisfacevano almeno due dei criteri adattati dal trial REACH (the Rotterdam Early Arthritis Cohort (REACH) trial): 1) rigidità mattutina di durata superiore ad un'ora; 2) incapacità di stringere un pugno al mattino; 3) dolore alla stretta di mano con qualcuno; 4) sensazione di punture alle dita; 5) difficoltà ad indossare anelli o scarpe; 6) anamnesi familiare di artrite reumatoide; 7) senzazione inspiegabile di astenia da almeno un anno.
Gli operatori, sottoposti ad opportuno training tecnico, e all'oscuto dei dettagli clinici dei partecipanti allo studio, hanno condotto esami ecografici seguendo le linee guida EULAR.
L'incidenza di artrite infiammatoria ad un anni, definita come tumefazione clinica del tessuto molle, era confermata come artrite dallo specialista curante reumatologo, non a conoscenza del referto ecografico.
Analizzando i risultati principali, è emerso che 31 pazienti (pari al 16% del campione) hanno sviluppato artrite infiammatoria nel corso dei 12 mesi previsti di follow-up. Di questi 31 pazienti, il 59% aveva sinovite documentata mediante ecografia all'inizio dello studio.
Mentre il valore predittivo positivo di artrite infiammatoria non è stato un granchè, attestandosi solo al 26%, l'ecografia è risultata in grado di escludere in modo molto efficiente la presenza di artrite infiammatoria nei pazienti che non avevano sinovite documentata ecograficamente (valore predittivo negativo pari all'89%).
Inoltre, i ricercatori hanno anche osservato che la presenza di un segnale power Doppler positivo, la rigidità mattutina e l'età erano associati in modo indipendente con lo sviluppo di artrite infiammatoria ad un anno.
In conclusione, per quanto l'ecografia sia una tecnica operatore-dipendente, questa è in grado di individuare la sinovite prima della sua comparsa clinica.
Di qui la raccomandazione dei ricercatori a condurre nuovi studio in grado di confermare i risultati relativi al valore diagnostico della sinovite ecografica nel predire la progressione dall'artralgia all'artrite infiammatoria in pazienti con artralgia iniziale.
NC
Bibliografia
van der Ven M, et al "Absence of ultrasound inflammation in patients presenting with arthralgia rules out the development of arthritis" Arthritis Res Ther 2017; DOI: 10.1186/s13075-017-1405-y.
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