Artrite reumatoide, studio approfondisce sviluppo malattia in parenti di primo grado apparentemente sani
Venerdi 17 Settembre 2021
Nicola Casella
L'analisi di una coorte di parenti di primo grado di pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) ha mostrato che alcune caratteristiche dei pazienti, come pure alcuni sintomi, sono di aiuto nel predire un possibile incremento del rischio di sviluppo di malattia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Arthritis Research & Therapy ed ha applicato per la prima volta un questionario specifico, noto con l'acronimo SPARRA (the Symptoms in Persons At Risk of Rheumatoid Arthritis) a parenti di primo grado di pazienti con AR, dimostrando come la presenza di dolore simmetrico e a carico delle piccole articolazioni potrebbe rivelarsi utile nell'identificare persone a maggior rischio di insorgenza di AR.
Razionale e disegno dello studio E' noto che l'AR è il risultato di una complessa interazione di fattori genetici ed ambientali. I pazienti che sviluppano AR spesso presentano livelli circolanti di autoanticorpi molto prima dell'insorgenza dei sintomi, e alcuni studi stanno esplorando la possibilità che questa fase prodromica di malattia possa offrire una finestra di opportunità di intervento terapeutico prima che l'AR diventi manifesta.
I parenti di primo grado di pazienti con AR presentano un rischio da 2 a 4 volte più elevato di sviluppare la malattia rispetto alla popolazione generale, rappresentando, quindi, un serbatoio potenziale a cui attingere per valutare la fase preclinica dell'AR ed identificare quei fattori che potrebbero rivelararsi utili nel predire la progressione a malattia clinica.
Su questi presupposti è stato implementato il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori hanno analizzato i dati provenienti dal “the Preclinical Evaluation of Novel Targets in RA”, una coorte di parenti di primo grado di pazienti con AR conclamata.
A tal scopo, i partecipanti a questo studio hanno completato inizialmente un questionario sulle caratteristiche demografiche, lo stile di vita e la storia medica. Inoltre, questi sono stati sottoposti a prelievi di sangue per individuare la presenza di alcuni marker specifici dell'AR (fattore reumatoide e ACPA), come pure alcuni marker di infiammazione legati alla malattia (es: CRP).
A questo punto, è stato loro somministrato il questionario SPARRA, per raccogliere informazioni sul dolore e la rigidità articolare e la presenza di tumefazioni articolari, nonché sul riscontro di difficoltà di concentrazione, sonno e fatigue.
Tra i fattori che erano considerati, a priori, associati con un maggior rischio di AR vi erano la presenza di dolore e tumefazione articolare a carico delle piccole articolazioni simmetriche, la sieropositività RF e ACPA, e il riscontro di livelli elevati di CRP.
Tra gli altri possibili fattori concorrenti al rischio (sulla base di lavori precedenti di letteratura) vi erano l'età, il sesso di apparentenenza, il fumo, la depressione, il BMI e il livello di istruzione. Le analisi dei sintomi sono state stratificate in base alla sieropositività anticorpale e all'innalzamento dei livelli di CRP.
L'età media degli 870 partecipanti allo studio era pari a 51,8 anni, con il 75% di donne.
Gli obiettivi dello studio sono stati due: 1) descrivere i sintomi in una coorte di parenti di primo grado di pazienti con AR, stratificati in base alla sieropositività e al riscontro di livelli elevati di CRP; 2) determinare se alcune caratteristiche dei pazienti sono associate ai sintomi indicativi di AR.
Risultati principali Dall'analisi è emerso che 43 partecipanti alla coorte (5%) mostravano sieropositività anticorpale (RF+ e ACPA+), mentre 122 (14%) presentavano livelli elevati di CRP. I sintomi più frequentemente riportati erano i disturbi del sonno (20,3%) e il dolore articolare (17,9%).
Il dolore articolare simmetrico a carico delle piccole articolazioni era rispettivamente, dell'11,3% e del 12,8% più elevato nei pazienti sieropositivi e dell'11,5% e del 10,7% maggiore, rispettivamente, in quelli con livelli elevati di CRP.
Inoltre, i risultati di una analisi di regressione multivariata hanno mostrato che le caratteristiche dei pazienti associate con l'avere dolore articolare simmetrico a carico delle piccole articolazioni erano date dalla positività anticorpale (OR=2,55; IC95%=1,09-5,97), dalla depressione (OR=2,77; IC95%= 1,65-4,65), e dall'età avanzata (OR= 1,04; IC95%=1,02-1,07).
Limiti dello studio Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici intrinseci del loro lavoro, quali il disegno osservazionale e il ricorso alla sieropositività come misura surrogata di AR clinica. Quanto al fattore depressione, fortemente associato con il dolore articolare simmetrico a carico delle piccole articolazioni, gli autori dello studio hanno ammesso che la valutazione del fattore è stata piuttosto sommaria, essendosi basata su una sola domanda del questionario EuroQoL 5D, per cui meriterebbe approfondimenti ulteriori.
Nicola Casella
Bibliografia Costello RE, et al "Symptoms in first-degree relatives of patients with rheumatoid arthritis: evaluation of cross-sectional data from the symptoms in persons at risk of rheumatoid arthritis (SPARRA) questionnaire in the PRe-clinical EValuation of Novel Targets in RA (PREVeNT-RA) cohort" Arthritis Res Ther 2021; DOI: 10.1186/s13075-021-02593-w. Leggi