Artrite reumatoide: oltre i 5 mg/die di steroidi, occhio alla salute CV!
Venerdi 30 Luglio 2021
Nicola Casella
La somministrazione giornaliera di glucocorticoidi (GC) a dosaggi pari o superiori a 5 mg nei 6-12 mesi precedenti si associa ad un innalzamento del rischio CV in pazienti con artrite reumatoide (AR) naive agli steroidi.
Queste le conclusioni principali di uno studio di recente pubblicazione su ARD che, tra l'altro, ha dimostrato che il rischio aumenta in parallelo con le dosi cumulative e con la durata d'impiego di questi farmaci.
Razionale e disegno dello studio “In letteratura esiste una controversia relativa ai rischi e ai benefici dell'impiego di GC in pazienti con AR – ricordano i ricercatori nell'introduzione allo studio. Una sicurezza CV relativa è generalmente associata a dosi e a durate d'impiego più brevi di questi farmaci, anche se, a tutt'oggi, ci sono pochi dati relativi agli effetti temporali dell'impiego a breve termine di GC che precedono l'insorgenza di eventi CV”.
“Sia le linee guida EULAR del 2016 e del 2019 che quelle ACR del 2015 e del 2021 raccomandano il ricorso ai GC “a dose ridotta” per un certo lasso di tempo in combinazione con DMARD per il trattamento dell'AR – continuano i ricercatori -. Pertanto, si pone la necessità di determinane la safety dell'inizio del trattamento con GC a dosi ridotte in relazione allo sviluppo di eventi CV. Ciò nondimeno, gli eventi CV in presenza di AR potrebbero ridursi grazie al miglior controllo dell'attività di malattia dopo l'ampio utilizzo di DMARDts/DMARDb, rendendo pertanto più interessante la determinazione del concorso dei GC all'insorgenza di eventi CV in questo contesto mutato dal progesso della terapia farmacologica dell'AR”.
Per verificare se l'inizio del trattamento con GC in pazienti con AR naive agli steroidi è associato ad un innalzamento del rischio CV in maniera dose e durata dipendente, i ricercatori hanno analizzato i dati del registro Corrona (2011-2018), identificando 48.535 pazienti. Dopo avere escluso quelli caratterizzati da impiego presente o pregresso di GC o con dati mancanti relativi al sesso di appartenenza, all'età, o alla durata di malattia, come pure quelli non sottoposti a visita di follow-up, sono stati presi in considerazione per le successive analisi i dati relativi a 19.902 individui.
I ricercatori hanno valutato l'impiego di GC sulla base delle dosi giornaliere assunte, del dosaggio cumulativo e della durata d'impiego nei 6-12 mesi precedenti. In aggiunta, si sono serviti dei modelli di Cox per stimare gli hazard ratio di eventi CV in pazienti che avevano iniziato GC, aggiustati in base alla durata dell'AR, ai fattori di rischio CV tradizionali e ad alcune covariate come l'indice CDAI, l'impiego di DMARD e di farmaci prednisone-equivalenti.
Risultati principali Sono stati riportati 1.106 eventi CV, pari a 1,66 per 100 persone-anno. L'incremento dei valori di HR aggiustati è stato riferito a dosi di GC comprese tra 5 e 9 mg/die (1,56; IC95%=1,18-2,06) e a dosaggi uguali o superiori a 10 mg (1,91; IC95%=1,31-2,79).
Viceversa, non è stato documentato un incremento del rischio a dosaggi di GC giornalieri compresi tra 0 e 4 mg (1,04; IC95% =0,55-1,59).
Considerando le dosi cumulative d'impiego di GC nel semestre precedente la partenza dello studio, si è avuto un incremento dei valori di HR aggiustati per intervalli di dose compresi tra 751 mg e 1.100 mg (1,43; IC95%=1,04-1,98) e per intervalli di dose uguali o superiori a 1.100 mg (2,05; IC95%=1,42-2,94), ma non per intervalli di dose più bassi.
Considerando, invece, la durata d'impiego di GC nel semestre precedente, si sono avuti valori di HR aggiustati più elevati per durate d'impiego superiori agli 81 giorni (1,54; IC95%=1,08-2,32), non per durate d'impiego inferiori.
Da ultimo, i dati relativi all'impiego di GC nei 12 mesi precedenti hanno dato risultati simili.
Riassumendo In conclusione, “...lo studio ha dimostrato che dosi giornaliere di 5 mg di equivalenti di prednisone, dosi cumulative elevate e una maggiore durata d'impiego di GC nei 6-12 mesi precedenti si associano ad un maggior rischio CV in pazienti con AR naive agli steroidi. Degne di nota sono l'osservazione dell'assenza relativa di eventi CV a dosaggi giornalieri d'impiego pari a 4 mg, dosi cumulative più basse e durate d'impiego di soli 6 mesi prima di un evento”.
“Pertanto – aggiungono – sarebbe opportuno che i medici che hanno in cura pazienti con AR prendessero in considerazione questi range soglia d'impiego di GC quando prescrivono prednisone come parte integrante di un regimen di trattamento T2T”.
Nicola Casella
Bibliografia Ocon AJ et al. Short-term dose and duration-dependent glucocorticoid risk for cardiovascular events in glucocorticoid-naive patients with rheumatoid arthritis. ARD 2021 LeggiTorna all'archivio