Artrite reumatoide, la progressione del restringimento della rima articolare è inferiore nei pazienti in sovrappeso
Venerdi 12 Febbraio 2021
Nicola Casella
I pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) in sovrappeso (in particolare, le donne in età più avanzata) si caratterizzano per una ridotta progressione del processo di restringimento della rima articolare, indipendentemente dallo status di fumatore. Questo è quanto sembrano dimostrare i risultati di uno studio pubblicato recentemente su Arthritis Research & Therapy.
Razionale dello studio “Nei pazienti con AR, l'individuazione del danno articolare precoce per via radiografica ha valore prognostico e che tale prassi permette di identificare i pazienti maggiormente suscettibili di progressione ulteriore del danno – scrivono i ricercatori nell'introduzione allo studio -. Anche la presenza di altri fattori, come la sieropositività al fattore reumatoide e agli ACPA, misurazioni più elevate di attività di malattia e livelli più elevati di infiammazione sistemica, è considerata utile per predire outcome radiografici peggiori”.
“Al contempo – continuano – ci sono dati conflittuali sull'impatto dell'età dei pazienti e il sesso di appartenenza, mentre per il fumo di sigaretta e la costituzione corporea si stanno accumulando evidenze suggestive dell'esistenza di associazioni importanti con la progressione radiografica”.
Studi condotti dalla stassa equipe di ricerca hanno dimostrato come il fumo di sigaretta sia associato con una maggiore progressione radiografica di malattia a differenza del BMI elevato, associato, invece, con una minora progressione radiografica del danno.
“Il danno articolare associato all'AR comprende le erosioni e la distruzione della cartilagine (quest'ultimo fenomeno responsabile del restringimento della rima articolare – aggiungono -. Nonostante i punteggi separati dei due fenomeni sopra indicati siano inclusi nei metodi di classificazione del danno radiografico più comuni, la maggior parte degli studi precedenti aveva valutato solo i punteggi totali di danno radiografico. Non è chiaro, invece, se lo sviluppo e la progressione delle erosioni e del restringimento della rima articolare rappresentino dei meccanismi separati che sottostanno al processo di distruzione articolare dell'AR”.
L'obiettivo del nuovo studio è stato quello di determinare l'impatto delle caratteristiche dei pazienti, dello status di fumatore, delle misure antropometriche e di quelle di costituzione corporea sull'erosione e la progressione del fenomeno di restringimento della rima articolare nei pazienti con AR all'esordio.
A tal scopo sono stati reclutati, dal 1995 al 2005, 233 pazienti reumatologici svedesi provenienti da strutture ospedaliere o ambulatori specialistici con diagnosi di AR all'esordio.
Il protocollo dello studio prevedeva che alcuni sperimentatori venissero sottoposti a training per la lettura dei referti radiografici di mani e piedi dei pazienti inclusi in base al punteggio modificato di Sharp-van der Heijde score.
Al contempo, i pazienti sono stati sottoposti, al reclutamento, a valutazione della distribuzione di massa grassa e massa magra in base ad esame DEXA.
Su questi presupposti di partenza, i ricercatori hanno poi esaminato i predittori potenziali di erosione e di restringimento della rima articolare dal reclutamento a 5 anni di follow-up.
Risultati principali Su un totale di 233 pazienti in partenza, erano disponibili, alla fine dei 5 anni di follow-up, i referti radiografici di 162 partecipanti allo studio.
Dall'analisi dei dati è emerso che la mediana della di progressione dell'erosione e del restringimento della rima articolare era pari a 4 e a 8, rispettivamente.
Il fattore reumatoide è risultato essere un predittore significativo del punteggio dell'erosione e del restringimento della rima articolare e, nelle analisi corrette per la presenza di fattori confondenti, gli anticorpi ACPA hanno predetto l'erosione mentre la VES era predittiva sia dell'erosione che del restringimento della rima articolare.
Quanto al fumo e all'elevata attività di malattia iniziale (DAS28>5,1), entrambi i fattori hanno predetto la progressione dell'erosione.
Il punteggio di erosione iniziale è risultato associato sia con la progressione dell'erosione che con il restringimento della rima articolare. Al contempo, il punteggio iniziale di restringimento della rima articolare ha predetto solo la progressione di questo evento.
La condizione di sovrappeso o di obesità – definita da un BMI pari almeno a 25kg/m2 — è risultata essere un predittore negativo significo della progressione del punteggio di restringimento della rima articolare (=–0,14; P=0,018, corretto in base al fattore reumatoide, all'età e al punteggio iniziale di restringimento della rima articolare). Lo stesso trend è stato osservato quando si correggevano ulterioriormente i dati in base allo status di fumatore (corrente o ex fumatore) (p=0,41).
Nel sesso femminile, in particolare, questo effetto è stato osservato nelle donne in post-menopausa ma non in quelle più giovani. Inoltre, il rapporto tra grasso del tronco e quello periferico è risultato associato con una minore progressione del restringimento della rima articolare nelle donne, ma non negli uomini.
Riassumendo In conclusione, “i pazienti con AR in sovrappeso si caratterizzano per una minore progressione del restringimento della rima articolare, indipendentemente dallo status di fumatore. Questo effetto si palesa soprattutto nelle donne in post-menopausa, ma non in quelle più giovani. Il grasso del tronco si associa anch'esso ad una minore progressione del restringimento della rima articolare nelle pazienti di sesso femminile. Il fumo predice la progressione dell'erosione, invece, e le erosioni precedono il restringimento della rima articolare”.
Alla luce di questi risultati, aggiungono, il BMI la distribuzione di grasso corporeo potrebbero influenzare il danno alla cartilagine nell'AR all'esordio e ciò potrebbe dipendere da fattori ormonali.
Nicola Casella
Bibliografia Rydell E et al. Predictors of radiographic erosion and joint space narrowing progression in patients with early rheumatoid arthritis: a cohort study. Arthritis Res Ther 23, 27 (2021). https://doi.org/10.1186/s13075-020-02413-7 Leggi