In occasione dell'Eular, UCB ha reso noto che sta per iniziare uno studio head to head per confrontare l'efficacia di certolizumab verso adalimumab in pazienti con artrite reumatoide. Si tratta del primo studio sponsorizzato da un'azienda farmaceutica che valuterà efficacia e sicurezza di due farmaci biologici.
Lo studio arruolerà pazienti con artrite reumatoide da moderata a severa che non hanno risposto in maniera adeguata a metotrexte e che non siano mai stati trattati con farmaci anti-TNF. Lo studio durerà 2 anni (104 settimane): dopo le prime 12 settimane, i pazienti che non hanno risposto alla terapia passeranno al trattamento alternativo.
La scelta delle 12 settimane non è casuale. Le raccomandazioni EULAR 2010 e quelle di una task force internazionale, il Treat-to-Target Expert Committee, affermano che entro un periodo variabile fra 3 e 6 mesi andrebbe raggiunta una risposta terapeutica predittiva dell'ottenimento della remissione o della ridotta attività della malattia (1,2).
Almeno dal punto di vista commerciale si tratterà di una sfida Davide verso Golia: lo scorso anno le vendite di certolizumab hanno raggiunto i $279 mln e le previsioni sono di arrivare a $1,2 miliardi nel 2014. Per contro, adalimumab nel 2010 ha raggiunto un fatturato di $6,5 miliardi che potrebbero diventare 9,2 miliardi nel 2014.
1. Smolen J et al. EULAR recommendation for the management of rheumatoid arthritis with synthetic and biological disease-modifying antirheumatic drugs. Ann Rheum Dis (2010). 2010 Jun;69(6):964-75. Epub 2010 May 5
2. Smolen et al. Treating rheumatoid arthritis to target: recommendations of an international task force. Ann Rheum Dis. 2010 Apr;69(4):631-7. Torna all'archivio